Nell’ombra
Autrice: Sandra Ludovici
Un crucciato sospiro sale dal fondo della mente,
graffi inferti dal dolore di un mondo remoto
feriscono il futuro dai toni sgomenti,
fiore flesso nel vento polare di un sorriso.
L’incanto dei colori increspato dal sole
sfuma l’inquietudine degli anni acerbi,
il dissolto sereno nel velo della malinconia,
il dilatato silenzio nell’ombra della notte,
le verità crude celate ai segni della speranza.
Un richiamo di affetti si libra nell’aria,
memoria rotta agli argini del tempo
riflette il gioco duro degli specchi,
spuma di neve nel livore violaceo del cuore
assolve il nulla nella sconfitta muta
pianto tra la polvere di un refolo di vento.
Un gorgoglio attraversa il guado del desiderio
nel flusso delle emozioni nascoste,
ai tempi e ai luoghi che non conoscono misura
il destino filato non concede le sue ore,
gli istanti di felicità pagati a caro prezzo.
Il tedio dell’anima inerte tra i giorni uguali
aspira il profumo della forza nostalgica,
scorre nell’intensità di luce squarciata
tenebra richiamata ai confini della realtà.
L’intimo sentire in fuga sul sentiero del silenzio
piange il tempo
della solitudine e dell’abbandono,
bagliori d’ambra negli spazi del cuore,
perle di pace raccolte sotto l’ulivo contorto
tra i fruscii delicati di un soffio di vita.
Un’ansia nutrita d’affanno s’apre al ricordo,
custode gelosa dei fiori della speranza
declina i pensieri con parole diafane e pure,
gli sprazzi irrequieti delle dolci emozioni sopite.
Una pallida tristezza s’affaccia al balcone,
scaglia saette nel clangore d’amore,
penetra il solco lieve di un volo di colombe,
aloni nell’aroma dei frutti della passione,
Per contattare l’autrice: sludovici99@gmail.com
Ricchissima, questa poesia di Sandra Ludovici. Di immagini, innanzitutto: ogni singolo verso ne
regala almeno una se non di più. «Nell’ombra» sviluppa il tema del “ritrarsi”, del
“farsi da parte”, con una delicatezza e un’attenzione esemplari. Tutto volge
alla tristezza, alla mestizia, ma perdono forza i toni drammatici della
negatività; l’artista sa riconoscere – e ne scrive – tutti i particolari
positivi (perché costruttivi) legati alla memoria, al silenzio, alla quieta
dilatazione delle emozioni.
Sandra
Ludovici opta per un linguaggio che non focalizza l’attenzione
su poche parole o singole immagini, ma preferisce “distribuire” l’importanza
sull’intero componimento, che quindi è da godere dal primo all’ultimo verso.
Sicuramente tutti da rileggere più e più volte, per cogliere un’infinità di
sfumature che per di più si “moltiplicano”, grazie al sapiente
accostamento l’una all’altra.
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