Ventilano le foglie
Autrice: Maria Teresa Sacco
Sui frutici fogliari ventilano frasche
verdognole,
di tanto in tanto una folata vieta, dapprima
sdutta,
le foggia a foglietto smunto,
e durano a frascheggiare sui piccioli di viticcio
come frange verdicce.
Giunge un fitto moto frondoso,
le sfronda fronda a fronda sull’ornata
vegetazione,
dove soleggiano vitiferi grappoli vegeti, bianchi
e rossi,
alcuni, già frusti per la fiacchezza, vanno nel
ventriglio di un Verdone vegetale.
E come una spilla di smeraldo s’appunta al suo
ornamento,
la sua densità olivastra là, si ammira: così le
foglie verdeggianti
mirano a orli sull’agghindata ornatura di bacche
succose,
infine non sfogliano più, tutto tace, soltanto
attorno diviene pace.
Per contattare l’autrice: mariateresasacco@live.it
La lingua
italiana ha infinite possibilità espressive (e questa consapevolezza rende
ancor più dolorosa la constatazione della povertà di linguaggio della maggior
parte degli italiani), ben lo sa chi coltiva l’arte della parola scritta.
Maria Teresa Sacco scuote la parola e ne trae i più profondi suoni, accostati accuratamente
uno ad uno, fino a offrirci, con «Ventilano le foglie», un’esplosione
godibilissima di musica primaverile.
Viene alla
mente la metasemantica di Fosco Maraini, che qui e là si affaccia, ma le parole
perlopiù hanno il referente, e quindi si tratta di un lavoro ancor più
originale. Maria Teresa Sacco ci
invita certamente ad una lettura a voce alta, per riuscire ad apprezzare
appieno il suo componimento, dominato soprattutto dagli affascinanti suoni
della “f” e della “v”.
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