venerdì 1 marzo 2013

Televisione sì, televisione no...





Continua il dibattito sul mezzo televisivo, questa volta ospitiamo il parere di Rosario Tedesco. Siete sempre invitati a condividere le vostre opinioni, sia commentando i testi inseriti che inviandoci articoli all'indirizzo e-mail



Per me sparare a zero a priori sulla televisione è come sparare a zero su internet. Come la rete, infatti, essa non è che un mezzo e, in quanto tale, tutto dipende da come lo usa sia chi realizza i programmi sia chi ne usufruisce. Al di là anche di questo, che comprendo potrebbe essere opinabile da più d'uno per più di una ragione, io salverei la televisione anche solo per il semplice fatto che mi affascina da sempre quella che è a mio parere un'arte che non può prescindere dal mezzo incriminato, e che si chiama "regia televisiva", la quale è qualcosa di sostanzialmente e strutturalmente diverso dalla regia cinematografica o, se preferite, da quella che viene definita la Settima Arte: il Cinema. Senza dilungarmi ulteriormente sulla questione, mi limito semplicemente a riportare da "Wikipedia", l'enciclopedia libera, la definizione che vien data di regia televisiva, e il principio di base sulla quale essa si fonda che la distingue in maniera molto netta da quella cinematografica. In più, allego a seguire quello che è, a mio parere, non solo uno degli esempi più eccelsi di televisione di qualità che si sono avuti fino ad oggi in Italia e nel mondo, ma anche l'esempio per eccellenza che dimostra ciò che è possibile fare, visivamente parlando, solo ed unicamente adoperando la regia televisiva.

La regia televisiva è l'organo di controllo, coordinamento e selezione delle riprese televisive. In una postazione che può essere fissa nel dietro le quinte di uno show o telegiornale o mobile, in un pulmino o stazione mobile sat - il regista ha davanti a sé una serie di monitor corrispondenti alle telecamere disposte sul luogo dell'evento. La regia televisiva comprende un'area che si occupa del controllo tecnico, ovvero di verificare in tempo reale che tutti gli standard e i livelli delle immagini siano corretti, un'area che si occupa della parte audio con tutte le fonti che ad essa competono: microfoni, linee audio in ingresso ed uscita, distribuzione del segnale audio a tutti i referenti, dal monitoraggio all'uscita in caso di invio su carrier satellitari o registrazioni nelle varie macchine preposte. Il collegamento avviene tramite cavo o rete.
Solitamente coadiuvato da un paio di assistenti, il regista televisivo ha la responsabilità di controllare e scegliere l'inquadratura migliore al momento opportuno. Può richiedere via radio agli operatori una variazione di posizione o inquadratura, valutandone l'anteprima sui monitor e successivamente selezionandola per la messa in onda. Parimenti alla messa in onda la tecnologia consente la registrazione in tempo reale delle riprese di tutte le postazioni, permettendo instant replay con cambi di inquadratura. Davanti al regista e ai suoi collaboratori vi è un largo bancone contenente i controlli manuali delle sorgenti audio/video. Secondo potenza e grandezza è possibile accedere a server di archivio video digitale.
La posizione delicata di questa figura è data dal tempo, ovvero dalla diretta dell'evento che - al contrario del regista cinematografico - pone il regista tv davanti a scelte, creazioni, controlli immediati e tempestivi, senza possibilità di rimandare o ripetere. Ogni errore è immediatamente percepito dall'utenza (telespettatore). I coefficienti di difficoltà variano ovviamente dal controllo di un talk-show (più semplice - immagini statiche e posizioni prestabilite), ad uno show tv (sceneggiatura e tipologia di riprese prestabilite) fino ad eventi sportivi o live news. Si pensi alle partite di calcio in diretta, quanto immediata deve essere la scelta di un campo largo (rettangolo di gioco intero), abbinato a primi piani dei protagonisti, instant replay ecc. Quando ciò non avviene con fluidità e sapienza il risultato può essere seccante e scadente e il telespettatore se ne accorge subito, lamentandosi.
L'operatore di ripresa è collegato con la regia tramite Intercom (con connessione cablata o radio), mentre i conduttori sono informati su quale telecamera li sta riprendendo da un LED rosso, il tally, posizionato sulla telecamera stessa.
L'abilità di un regista è definita nel mantenere viva l'attenzione del telespettatore: stacchi frequenti e variazioni di ripresa, nel ritmo corretto imposto dall'evento, hanno questa funzione.
A differenza del collega cinematografico, il regista televisivo riceve meno considerazione, meriti e riconoscimenti, seppur esistano concorsi per questa figura. Capita che nella trasmissione stessa se ne possa venir omesso perfino il nome: il suo ruolo è difficile quanto poco visibile, come quello di molti altri tecnici radiotelevisivi.

1 commento:

  1. Leggendo qui e là su internet qualcuno dice che Mengoni sarà tra i giudici della nuova edizione di "X Factor"...

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