Sotto lo stesso cielo
Autrice: Liliana Amenta
Nel fondo del mio più
intimo dolore
sentivo un grande
desiderio di riscatto,
e attraverso frequenti
parole sul ricordo di un odore
mi illudevo di
estraniarti con quell'atto.
Ogni singola parola
sembrava
che di te portasse
fuori un piccolo frammento
e nell'animo mi
alleggeriva
il peso di un grande
tormento.
E quando mi soffermai
a guardare lo stesso cielo
mai come allora ti
sentii così vicino,
mentre tu non eri
solo...
e già ti cullavi fra
le sue braccia come un bambino.
Dolore ma anche un leggero
tocco ironico, a chiusura, in questa poesia ben costruita. Liliana Amenta
scrive della forza dell’amore: quella necessaria per il distacco, per l’intimo
allontanarsi dal “tu” fino a ieri amato. Può la parola (pronuniciata o scritta,
comunque “tirata fuori”) aiutare, nel percorso? L’autrice dà una sua personale
risposta.
C’è un’illusorietà iniziale,
ma poi anch’essa deve fare i conti con il “tu” che ha trovato un nuovo approdo,
nuove braccia accoglienti.
Liliana Amenta, con il suo linguaggio sobrio e al tempo stesso “narrativo”,
descrive al meglio una frattura che è innanzitutto emozionale: quel non provare
più le stesse emozioni è il punto di svolta, che avverte anche di un dolore
ancora più grande da affrontare. Il dolore “vero”, quello oltre l’illusione.
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Frequenti parole sul ricordo di un odore ... quanto mi piace!
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