Virgilio non c’è
Autore: Enrico Barigazzi
Virgilio non c’è più
non ci farà da guida.
Siamo soli all’inferno
non ci sarà più
una strada suggerita
dovremo trovarcela da soli
niente più consigli
o incoraggiamenti
saremo soli
faccia a faccia
con il dolore
ed il rifiuto.
Soli
a camminare per Dite
minacciati
da sguardi ostili
dall’odio
che trafigge
il cuore.
Soli
a rotolar
la nostra pena
come un macigno
a mercanteggiare con
Caronte un buon posto a bordo.
Senza nessuno a sostenerci
le nostre gambe
si piegheranno
barcolleremo
sotto il tuono del rimorso
ci aggrapperemo al più saldo
tra noi tutti
mente fredda
cuore profondo
come un pozzo per contenere
l’infinità delle lacrime.
Virgilio è stufo,
Virgilio non c’è.
Stanco di combattere
per anime perse
dannate
perdutamente incoscienti.
Per contattare l’autore: barigazzi.enrico@virgilio.it
Ci sono poeti che riescono a distinguersi per il loro impegno stilistico e sociale: alcuni loro messaggi ci risvegliano dal torpore e ci prendono per mano conducendoci attraverso i corridoi della memoria e dell’arte, varchi - quest’ultimi - che conducono al vivo dell’animo umano; a quell’essenza in cui c’è reale comunanza, unico fiato, stesso respiro.
Questa poesia ci è particolarmente piaciuta perché sa parlare a quella parte comune che rende uomini gli uomini, che porta a riconoscersi come viandanti di uno stesso percorso, fatto d’arte, di conoscenza, ma soprattutto di emozioni, sentimenti e brame: brame di eterna e rinnovata bellezza.
Enrico Barigazzi è qui Poeta/Caronte: trasporta le nostre anime in imponderabili altrove comuni; e noi ci affidiamo alle sue nuove visioni di smarrimento.
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