lunedì 25 giugno 2012

Lunedì Poesia – Alessandro Ruberi




La ballata del BAU

Autore: Alessandro Ruberi

Quella sua pelliccia nera,
mi abbandona la tristezza
fra le cosce pone il muso
nei suoi occhi c'è dolcezza.
È un amico come altri
di parole ne fa a meno
lui ti guarda dentro il cuore
e ti capisce in un baleno.
È per te questa canzone
mi emoziono se mi guardi
e chiedendomi di uscire
col collar il cuor mi spandi.
Se ti regalo il bastoncino
un tuo bacino già mi basta
con te accanto son protetto
ogni giorno con te è festa
quindi caro cagnolino
con cui gioco con passione
non guardare i miei difetti
ti prometto più attenzione
e se sbaglio io ti prego
non voglio essere lasciato
se distoglierai il tuo sguardo
sarò un uomo abbandonato
ma perdonami di nuovo
ti voglio bene eternamente
il mio cuore batte forte
per l'amico della gente.

Per contattare l’autore: polpetta13@virgilio.it
 
Il rapporto tra gli uomini e gli animali ha sempre avuto ampio spazio nella letteratura. Rapporto speciale, spesso privilegiato. Alessandro Ruberi, in questa poesia dai tratti “leggeri” e molto ben disegnati, scrive di una quotidianità “piccola”, partecipe di un mondo emozionale condiviso al di là delle parole (e quanto avremmo da imparare già solo pensando a questo, in un mondo che di parole ne spreca tantissime).
Qui ogni gruppo di versi è un bozzetto delicato, un discorrere piacevole e sentito di cui Alessandro Ruberi ci fa partecipi. La scelta di un’accentuata musicalità, inoltre, è particolarmente rivelatrice, significativa di un autore che non vuole “gridare” ma far notare. Forse l’immagine centrale può essere identificata nel gesto del collare preso che “spande il cuore”, ma è in tutto l’insieme il valore del componimento.


4 commenti:

  1. ...Il sadismo è certamente una delle malattie che la 'mutua' non riconosce...! Però esiste, e miete vittime a non finire...!
    Mi riferisco agli 'Occhi di Argo'... che illude poveri sprovveduti che non hanno mai letto una poesia... e che, incoraggiati, derisi se pur in segreto e beffati... si credono poeti pur non sapendo di cosa si parla...!
    Vi prego, 'poeti', abbiate rispetto dei Poeti (e sono tanti: da Carducci a Pascoli, a Manzoni, a Dante, a Stecchetti, a Trilussa e molti altri...) leggeteli, e solo dopo aver ben capito confrontatevi con loro...! La Poesia, cari 'poeti' nasce dalla Poesia... Il saper andare in bicicletta non fa di tutti un bravo Coppi...! Il saper scrivere (come fa 'zia Fedora'...) non fa di voi un Leopardi! Pensateci, per favore, e ricordate che vi stanno imbrogliando...!
    ...O passegger, che per la via deserta
    affretti il passo...
    alza la fronte tua verso quell'erta,
    guarda quel sasso... ecc... ecc...
    Sentite chè musica c'è in questi versi?
    Questo è Lorenzo Stecchetti...
    Grazie.

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  2. Credo che il suo giudizio mio caro anonimo sia del tutto fuori luogo.Scrivere è un piacere dell'anima, nessuno di noi autori si illude di essere GRANDI AUTORI DEL PASSATO esprimiamo solo il nostro pensiero,sicuramente come può aver letto nei libri anche i grandi poeti da lei nominati hanno trovato persone come lei pronte a giudicare .

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  3. Escluderei, autore anonimo, che Gli Occhi di Argo possa avere moti erotici caratterizzati da fantasie o pulsioni intense e compulsive, che implicano attività specifiche atte a infliggere dolore e mortificazione, e che siano rivolte, in questo caso, agli scrittori.
    Sono più propensa a credere che lei possa essere stato semplicemente un partecipante escluso a questo o a altri concorsi, nostri o di differenti associazioni, e quindi è deluso e amareggiato, e che parli di “sadismo” senza conoscerne approfonditamente il significato o più probabilmente in modo improprio.
    Comunque la invito a partecipare con fiducia alle nostre iniziative e se desidera approfondire il nostro punto di vista riguardo all’argomento legga questo nostro post http://occhidiargo.blogspot.it/2012/05/larte-della-scrittura-e-utile.html
    e i tanti altri dedicati all’arte della scrittura che sicuramente parte dalla conoscenza dei grandi poeti, tra i quali c’è certamente Olindo Guerrini, ma che comprende tutta l’arte e la creatività umana di cui siamo connotati.
    Ci dispiace profondamente che i nostri autori vengano aggrediti così: se vuole può scriverci via e.mail a occhidiargo@hotmail.it
    La prego anche di continuare a lasciare i commenti che desidera, ma l’invito a firmarli e a non usare toni offensivi.
    Nel caso dell’autore in oggetto, Alessandro Ruberi , la invito sinceramente a una più attenta lettura dei suoi versi e a voler interpretare i sentimenti che animano questa poesia molto toccante.
    Lei sicuramente saprà coglierne la tenerezza come noi la leggiamo in questi versi che le portano i miei saluti.
    « Son diventato pallido?
    Ci son avvezzo: non è nulla, taci.
    M'han guastato lo stomaco
    Le polpette dell'oste ed i tuoi baci. »
    (Olindo Guerrini, da Postuma)

    Milena Esposito (o preferirebbe che mi firmassi Argia Sbolenfi?)

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  4. Naturalmente per "anonimo" tutti coloro che scrivono credono di essere grandi poeti, e tutti coloro che organizzano iniziative "non di qualità" (sempre secondo i canoni di "anonimo") sono imbroglioni.
    Come sempre accade e come sempre accadrà, chi ha voglia di innescare polemiche deve prima "costruire" la realtà adatta. L'unica cosa che ancora mi stupisce è il grande credito di cui ancora gode, di solito, chi fa polemica, che personalmente giudico come uno dei "meccanismi sociali" più inutili.
    "Gli Occhi di Argo" promuove l'opera degli autori e - più ancora - promuove letture e condivisioni sull'opera altrui, checché ne pensi "anonimo".
    Francesco

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