da Le stagioni.
L’Autunno
Autore: Simone Di Donna
Muovono
tra gli orizzonti dei mondi possibili,
il trascorso
e il divenire costanti:
le
immagini plasmano ogni ricordo
stabile e
astratto; concreto e mutevole,
il modello
crea visioni efficaci di mondi futuri.
[La
condanna della memoria... L’infinità delle scelte...]
Il tempo
sublima nel pensiero coerente
l’essenza
della propria natura dialettica.
[Qui...
Ora... Il simultaneo è la condizione attuale.]
Oltre
l’intervallo del nostro pensiero
esiste
realmente ciò che accade di fatto:
è
l’immediato che impone il distacco
in
un’estasi senza principio né fine,
che
comprende la stasi e l’assenza
di ogni
azione che scali nel tempo,
in un
mondo di natura sensibile.
La
meraviglia che muove il fanciullo
soggiace
all’ironia dell’anziano:
è la
foglia che muove tra i rami,
è il vento
che crea ritmi scomposti,
[è il
sussulto, di chi sente avvicinare l’autunno]
è l’uomo
cosciente,
che nella
vanità della propria natura
morta,
omaggia
l’effimero con un canestro di frutta.
Per contattare l’autore: didoser@virgilio.it
Simone Di Donna viaggia nel “trascorso”, nella stagione autunnale che declina verso l’inverno dopo l’esplosione e la calura estiva. «L’Autunno» di questo componimento è dedicato soprattutto al pensiero, alla memoria, all’ “incedere interiore” di tutti noi. Un incedere diviso tra passato e futuro, tra sublimazione di ciò che è stato (inevitabile perché necessaria) e concreta costruzione della speranza futura.
Simone Di Donna viaggia nel “trascorso”, nella stagione autunnale che declina verso l’inverno dopo l’esplosione e la calura estiva. «L’Autunno» di questo componimento è dedicato soprattutto al pensiero, alla memoria, all’ “incedere interiore” di tutti noi. Un incedere diviso tra passato e futuro, tra sublimazione di ciò che è stato (inevitabile perché necessaria) e concreta costruzione della speranza futura.
Con maestria e
passo sicuro, Simone Di Donna
illustra i sottili meccanismi della nostra psiche, “impalpabili” eppure in
grado di influenzare e guidare la vita di tutti. Fino al ritorno alle origini,
temuto ma, anch’esso, inevitabile perché necessario. Origini oggi manifeste
nell’essenza concreta che ci circonda: la foglia e il ramo mossi dal vento, un
cesto di frutta.
Quell’«esiste
realmente ciò che accade di fatto» è il centro della poesia, il principale
messaggio trasmesso da chi scrive, in un formidabile omaggio alle stagioni che
è soprattutto omaggio alla vita.
Dello stesso autore:
Estate
Nessun commento:
Posta un commento