Polvere di
stelle
Autore: Piero Santamaria
Quante
stelle
lungo la
mia strada
cieli che
vorrei vivere
ogni notte
perché di
polvere di stelle è il mio essere
Quante
parole vorrei pronunciare
quanti
silenzi vorrei ascoltare
ogni notte
Ho bisogno
di tutto questo per non dimenticare
mai
che sono
stato anche qualcos’altro
un’altra
allegria ha vissuto in me
in un
altro tempo
Oltre la
mente ho ascoltato il cuore
perché di
polvere d’amore sono i miei ricordi
dolci visi,
dolci parole
che sono
in me
fino
all’oblio
Per
contattare l’autore:
santamariapiero@libero.it
Il poeta Piero
Santamaria ci parla di temi estremamente complessi in un componimento dalla
struttura relativamente semplice, aperta, ariosa. L’argomento trattato è ben
conosciuto; testimone ne è – tra gli altri – quel “mai” staccato dal verso
precedente e dal successivo, a sottolinearne l’importanza e il peso quasi
perentorio.
“Polvere di stelle” ci parla di reincarnazione,
di inesauribilità dei sentimenti, di ciclicità, di contaminazione materiale/immateriale.
Ce ne parla calandosi nella quotidianità di noi tutti, con un’efficacia che
forse solo il linguaggio poetico può permettersi.
Piero
Santamaria ha ben chiari in se
stesso questi temi, li espone come frutti del proprio percorso che si nutre
anche di “un altro tempo”, non solo del presente. Il poeta può osare, spingersi
oltre la superficie delle cose, per accorgersi della “polvere”: felice
immagine, questa, dell’unione tra palpabile e impalpabile, mente e cuore, quotidiano
ed eterno.
Dello
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