Prima o poi ci si ritrova
tutti e al di là delle parvenze effimere è il destino dell'anima che
conta e il suo desiderio di ritrovare le altre parti di Sè.
Concerto
del 24 agosto al Castello di Agropoli con Joe Chiariello e Rosario Tedesco
Circonfusi della potenza della Luce che radiosa
s’innalza verso lo zenit, due astri luminescenti: Rosario Tedesco e Joe
Chiariello, si propongono con tutta la passione e la fede nel Linguaggio della
Musica, in un’area antica, satura di orme, di ricordi, di propositi che il
tempo ha lasciato, abbarbicati alle vecchie mura e che potentemente urlano
dalle varie forme d’Arte che vi si affacciano il loro monito ai visitatori: ”Non
dimenticate, che siete nati per creare forme che vi sopravvivano!”
Sta
il Castello Angioino-Aragonese, imponente sulle sue fondamenta a signoreggiare sulla valle e sugli uomini che
tornano in altra veste a scambiarsi parole antiche e nuove.
Il
suo silenzio attende bocche e palpitar
di suoni che lascino carezze sulla sua ruvida pelle a risvegliare palpiti di vita
nelle sue vene di pietra, a scivolare sui ponti
ed involarsi in piena aria in un respiro
profondo.
Un
davanzale di luci ed ombre s’innalza e si protende verso il grembo della terra
e verso il cielo che barriere non ha.
Eppure
nelle sue arterie pulsa ancora la forza della vita: è il sangue vivo dell’Arte quello che lo irrora e che
ha lasciato traccia nei cunicoli che portano alle sue
segrete, nelle foto strabilianti di Rosario Tedesco, che richiamano nel
chiaroscuro delle nubi di questo secolo l’avanzare del raggio della Luce
originaria.
È
un Artista di multiforme ingegno e
Musicista che traduce in versi sonori l’Armonia dei mondi che inquieta il suo spirito.
È
l’Armonica lo Strumento che ubbidisce alla furia della catarsi che vuole e deve
scompaginare il presente Millennio, per portare finalmente alla luce il Nuovo Uomo.
A
questo punto mi risuonano le parole di Giordano Bruno: “Non so quando, ma so
che tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare Arti e Scienze, porre i
semi della Nuova Cultura che fiorirà inattesa, improvvisa, proprio quando il
potere si illuderà di avere vinto”.
Nessuno
è tanto grande da non poter essere travolto, nessuno è tanto piccolo da essere
ignorato da questa Forza prodigiosa che avanza e deve riformare la nostra
Società.
Segni
e profezie si alternano e inquietano le menti, ma cosa può accaderci di più
grave di quello che già ci accade? Abitiamo un mondo concepito dall’ingegno
divino e tutta la scienza di cui siamo capaci non serve che a produrre
strumenti di distruzione.
I
governi del mondo fanno a gara a superarsi reciprocamente nel produrre armi più
‘raffinate’ ed esiziali. Può un tale abominio meritare la vita?
È
la sopraffazione continua dei deboli, degli svantaggiati di ogni specie, delle
enormi crudeltà sugli animali in nome di una scienza che La Luce delle Luci ha
definito come un punto che gli ignoranti
hanno moltiplicato.
L’Amore
che ha originato i mondi è la Forza che lo alimenta, nonostante la nostra opera
di devastazione ed è la stessa che sta per
riordinare le priorità dell’esistenza.
Perché
quell’Amore non è una forza aleatoria
che noi possiamo giungere a manipolare , ma la Logica della Giustizia universale che non ignora lo spillo nel buio più profondo o nel ventre di una montagna.
Né
indugiano, essendo il tempo una sacca di
gestazione propedeutica all’eternità, le puntuali convergenze planetarie verso
lo snodo di una nuova Era.
Ci
siamo e ce lo conferma anche l’eclettico Rosario Tedesco nelle sue ricerche da
cui trae la linfa per le sue opere.
Egli
non è solo in quest’avventura al di là dell’incredibile, la sua Arte scaturita
da imprevedibili visioni e ricordi ancestrali segna un punto ineludibile sulla
mappa del nostro comune percorso.
È
l’ora secondo tutte le profezie di una svolta epocale, lo rivelano i suoi calcoli
numerici, le sue profonde riflessioni, i suoi ricordi, lo rivela la sua memoria, la sua Musica, la
sua Arte di compositore di immagini fotografiche e lo rivela l’Angelo dell’Apocalisse
che campeggia dietro un altro Angelo: Joe Chiariello, con la sua magica
chitarra, un artista geniale di soli quindici anni.
Un
interprete stupefacente del Blues, con una memoria formidabile, una forza
scaturita da tutte quelle combinate per ricordare al mondo in declino, in
bilico tra l’agonia e la morte ch’è giunto il momento di gettare il suo fardello di persecuzioni, di ingiustizie, di vessazioni e di intrighi.
E
lo fa con una voce che sembra umana, ma che umana non è, perché il dolore
gratuitamente inferto ha lasciato le sue orme nel cuore del mondo che ora rimanda l’urlo del popolo dei diseredati di ogni tempo e la
richiesta della fine di qualsiasi tipo di violenza da parte dell’uomo sui suoi
simili, sugli animali innocenti e sull’ambiente.
Ora
che non c’è luogo o pensiero o Istituzione che non siano stati depredati del loro divino scopo, la
loro Arte come ha incantato e preso il pubblico presente nell’Anfiteatro del
Castello, estenderà il suo intento catartico visibilmente e invisibilmente,
sommessamente o fortemente, perché anche
un attimo prima ci si ravveda, si prenda
coscienza dell’incombente catastrofe che
abbiamo meritato.
Una
nota di classe, di eleganza , di alta partecipazione è stata quella della bellissima Attrice Cristina
Orrico che ha letto il brano che ho dedicato a Joe, al colmo dell’emozione, dopo
aver ascoltato per la prima volta una sua fenomenale incisione.
La
Manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Agropoli e ha avuto il sostegno morale dell’Associazione
Silesia nella persona del suo Presidente Giuseppe Visco.
Il
Comune ha prolungato a tutto il mese di Settembre la permanenza della Mostra
che ha ricevuto anche la visita dell’eccellente Critico d’Arte Vittorio Sgarbi
e noi speriamo di rivedere le opere di Rosario Tedesco e farne oggetto di
meditazione per quanto è stato scritto e di riascoltare ancora questo geniale Duo
di Musicisti, fioriti in tutta la loro
genuinità e bellezza ad aggiungere incanto al nostro tempo così provato e sulla
soglia di un grande, inevitabile cambiamento.
Angela Furcas
Li, 6-9-2012
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