Autrice: Giusi Teresa Botti
Titolo: L’adolescente liquido – Il nuovo disagio dei giovani
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2012
Numero pagine: 114
Copertina: cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
Foto in copertina: Saverio Caiazzo avv.caiazzo@alice.it
Progetto grafico: MITO graficamito@gmail.com
Codice ISBN 978-88-97421-21-4
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com
e.mail autrice: giusi.botti@libero.it
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com
e.mail autrice: giusi.botti@libero.it
Giusi Botti è autrice molto giovane, ma questo saggio, frutto di accurati
studi universitari, si rivela fin dalle prime pagine particolarmente ben
scritto e ricco di partecipazione documentata, su argomenti solo negli ultimi
anni frutto di seri studi sociologici e psicologici. È un testo, quindi, che innanzitutto
rappresenta un’ottima occasione per chi voglia approfondire i temi trattati con
rigore, senza cadere (e scadere) in banalizzazioni.
Il piglio della studiosa appassionata c’è tutto, e del resto basta scorrere
l’indice per rendersi conto del fatto che l’autrice non esita ad addentrarsi in
problematiche che l’opinione pubblica conosce perlopiù solo attraverso le “clamorose
notizie” dei mass media: un approccio, quest’ultimo, che non può certo essere
esaustivo. Occorre andare ben oltre, se si ha voglia e intenzione di conoscere
davvero i nuovi disagi del mondo giovanile (e non solo).
Dal trolling al GAP, dalle tante dipendenze da internet alle nuove varianti
delle dipendenze alimentari, Giusi Botti scandaglia il mondo immenso della “devianza”
con un occhio veramente partecipativo, senza fermarsi alla facile condanna né,
al contrario, giustificando comportamenti distruttivi e auto-distruttivi che innanzitutto
vanno riconosciuti come tali.
È in tale ottica che risiede il maggior pregio dell’opera: fornisce gli
strumenti adeguati per comprendere davvero, invitando tutti noi ad un grado di
consapevolezza sicuramente indispensabile, nella prospettiva di una società votata
sempre più alla costruzione e sempre meno alla distruzione.
«L’adolescente liquido» è un saggio da leggere, rileggere e diffondere, perché
è grazie a tali opere che può farsi strada una coscienza personale e collettiva
socialmente attiva e concretamente schierata a favore di valori troppo spesso solo
sbandierati.
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