Omaggio
ad una grande Anima: Cardinale Carlo Maria Martini
Ogni
tanto si rivelano, tra le anime chiamate, quelle degli Eletti!
Il
dolore profondo della Sua dipartita ci raggiunge dalle altezze a cui spiccava
il Suo sguardo innamorato di Dio e dell’uomo.
Amava
l’umanità, Suoi erano tutti quelli che vivevano, che respiravano con Lui l’aria
di questo secolo.
Sue
erano le loro pene, le loro sconfitte, le tragedie. Ma soprattutto sapeva che
il più gran male era la mancanza di amore e di unità tra i servi di Dio.
Era
un vento sinistro che gli giungeva da ogni canto col respiro dei reietti, dei
dimenticati, degli esclusi, lo avvolgeva e non lo faceva dormire, soffiava
accanto al suo letto, tra le pieghe del suo male, che lo faceva sentire uomo
tra gli uomini, vulnerabile e impotente
a cancellare il dolore che accettava, perché lo avvicinava al Cristo e
ad ogni sofferente.
La
Croce che amava era lì a portata di mano: unico segno di incontro tra l’umano e
il divino.
E non
vale che il divino si cali più di quanto
non ci possiamo innalzare. Noi che abbiamo sete di giustizia e di amore
volgiamo le labbra arse ad un cielo rovente che ci separa dalle fresche acque della
rigenerazione.
Oh,
se avesse potuto trasmettere la grazia vivificante che riempiva lo spazio
sconfinato delle sue visioni, ne avrebbe inondato la Terra, per reggere le
fragili vele dei cuori umani e condurle in salvo!
Quando
allargava le braccia per benedire, includeva tutti i viventi a qualsiasi
religione o razza appartenessero, nel suo cuore consacrato all’Amore non vi
potevano essere limiti.
È da questo amore sconfinato ch’è nata questa Sua
illuminazione:
“ IL DIALOGO È LO STRUMENTO DI PACE”
“Le
Religioni sono in grado di gettare ponti e di costruire legami tra i singoli e
i popoli.
Hanno
l’energia e la capacità di superare i confini circoscritti di una terra e di
una cultura.
La
loro forza è debole, non comparabile con la potenza delle armi, delle Leggi e
dei sistemi economici.
Si
tratta di una forza spirituale che trasforma l’uomo dal di dentro e lo rende
giusto e misericordioso.
C’è bisogno, oggi, di questa forza, ne hanno
bisogno i singoli come anche le Nazioni, se vogliono riacquistare il senso del
passato, il valore del presente e la speranza per il futuro.
Le
Religioni sono una straordinaria potenza di Pace.
Quando
vanno al fondo della loro genuina esperienza, si scoprono capaci di dialoghi,
di mutuo ascolto, capace di favorire la fratellanza tra gli uomini e di
contribuire al superamento delle barriere che li separano.
Non
c’è speranza che le guerre tacciano senza un cambiamento profondo del cuore
dell’uomo.
Non
c’è forza più potente della debolezza della preghiera: è la fede che sposta le
montagne!”
Ringraziamo
Iddio per averLo mandato tra di noi e averci irradiati con la luce della Sua
grande spiritualità, che lo ha persino visto prossimo al Sacro Soglio.
Innalziamo
preghiere di lode e gratitudine per la fragranza delle virtù che ha sparso sul
suo sentiero e i segni di redenzione che ha impresso nelle anime in cammino.
Angela Furcas
31-08-2012
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