Autore: Alessandro Pedretta
Titolo: questanonèpoesia
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2012
Titolo: questanonèpoesia
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2012
Illustrazioni: Daniela
Spoto, Cristina Rizzi Guelfi e “psychonautfronatlantis”
Numero pagine: 94
Copertina: a colori cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
Copertina: a colori cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
Codice ISBN 978-88-97421-25-2
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: illegaleesperienza@gmail.com
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: illegaleesperienza@gmail.com
La poesia
di denuncia personale e sociale ha sempre interessato molti artisti, perché da
sempre la denuncia di “ciò che non va” è argomento importante, per chi fa della
parola scritta il proprio principale strumento di comunicazione. Argomento che
diventa addirittura irrinunciabile, in molti casi.
È così
anche per Alessandro Pedretta, che – come dichiara subito, già nel testo che
introduce le composizioni – porta avanti un discorso di negazione/dissacrazione
consapevole, nella certezza che occorra “togliere potere” a tutta l’apparenza
(compresa quella della parola scritta), per poter poi scavare davvero a fondo,
toccando l’essenza.
Con la
poesia di denuncia è facile cadere nella banalità della volgarità, o persino in
un involontario umorismo dovuto a un linguaggio triviale fine e se stesso (in
altre parole: Bukowski è molto più complesso e profondo di quanto troppo spesso
si creda). Alessandro Pedretta evita queste trappole con particolare bravura,
porgendoci immagini capaci di spaziare dalla necessaria partecipazione all’altrettanto
necessario distacco dal quotidiano.
«questanonèpoesia»
chiede al lettore un’attenzione particolare: non è lettura da “ritaglio di
tempo” o “sotto l’ombrellone”, perché invita ad una presa di coscienza tutt’altro
che scontata. Tantissimi sono i versi che potrebbero essere citati per meglio
chiarire questo invito, ma a nostro parere l’opera va attraversata nella sua
interezza, perché solo in questo modo la voce di chi scrive può essere colta
nelle sue immense e infinite sfumature. Passaggio davvero necessario, questo,
per comprendere il valore di una voce chiara, netta.
Un
particolare plauso va anche agli illustratori (Daniela Spoto, Cristina Rizzi
Guelfi e “psychonautfronatlantis”),
che accompagnano e “potenziano” al meglio la voce poetica.
Alessandro
Pedretta è vincitore della sezione «Poesia» del concorso «Miedo», e in
quanto tale è presente nell’Antologia «Miedo
– Gli Occhi della Paura» con venti pagine personali (clicca qui per maggiori info).
wow! ^__________________^
RispondiEliminaSono io Alessandro, sono antro ;)
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