sabato 28 aprile 2012

La morte del poeta




Nell’Era del Capricorno
rifiorì la nube d’alabastro
alle caviglie della regina
s’inchinò, il poeta
lo ammazzarono, con i sassi
oh, Uomo della Bruma,
e il sangue, luttuosa circonferenza,
dal colore di piombo bollente e fuso
dilagò sul popolo d’ametista
tintinnò - campanelli di farfalle - il tutto
mentre il vuoto era rimasto
senza parole, senza rime,
senza più versi né sensi
ma noi, nell’antro di quarzo,
dove ogni parola d’ovatta
fu d’aromatico giallo citrino,
vagheggiammo d’esser salvati
(Milena Esposito)

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