Come sei venuta alla vita?
Senza travaglio, vicino al mare, in un giorno di
frontiera tra l’estate e la primavera.
Di buon auspicio, come prima luce.
Qual è il tuo messaggio?
La vita ha un prezzo altissimo, tanto vale viverla
intensamente.
Di cosa ti nutri?
Delle cose impalpabili. Il sorriso dei bambini, i sogni dei ragazzi, i desideri degli uomini.
Delle cose impalpabili. Il sorriso dei bambini, i sogni dei ragazzi, i desideri degli uomini.
E poi del bello: delle fughe di Bach, dei tamburi
afro, della canzone napoletana classica, dei colori di Van Gogh e delle visioni
di Escher. Del suono della campana tibetana, del silenzio delle chiese e
delle segrete traiettorie di un incenso che brucia. Di quello mi nutro.
Poi … bevo letteratura e, principalmente poesia.
Chi vuoi ringraziare?
Chi difende un diritto, solo perché è giusto. Chi
offre aiuto, senza volontà di sentirsi dire grazie. Tutti coloro che danno
amore incondizionato.
Io ne ho incontrati.
Che cosa chiedi?
Potessi, chiederei di rinascere frontiera, per avere
due orizzonti da guardare. Uno, in genere, non basta.
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