sabato 4 febbraio 2012

dal sito www.angelinet.com

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Lo sguardo degli Angeli


Ciò che sollevi al posto degli altri,
non può pesarti.
Pesa soltanto il carico che hai omesso di sollevare.

Pensate a voi stessi,
lì,
da qualche parte,
ad affannarvi su problemi che vi sembrano irrisolvibili, giganteschi,
capaci di sovrastarvi.
Ora immaginate di avere una telecamera
e di poter riprendere la scena dall'alto.
La prospettiva inizierà a cambiare.
Immaginate che la telecamera si sollevi di più,
fino ad uscire dal luogo
dove vi trovate,
prendendo sempe più distanza da voi.
Riuscite ancora a distinguere la vostra figura,
anche se ora la vedete ridimensionata,
quasi irrilevante,
rispetto a quanto la circonda.
Tutto intorno a voi,
case, palazzi, strade,
salite e discese.
Sollevandovi ancora,
vedete lo spazio aprirsi
e la vostra immagine
diventare parte di un insieme omogeneo,
disperdendosi gradualmente.
Ora quel che potete distinguere meglio è la pianura,
gli appezzamenti di terra.
Salendo ancora:
le montagne i laghi,
il mare all'orizzonte...
Potete vedere l'intera provincia.
E, se non vi fermate,
la regione,
il gruppo di regioni,
il disegno già distinguibile di una parte del paese.
Andate più sù,
non abbiate timore.
La vedete la vostra nazione?
Il suo colore marrone e verdastro.
Il blu del mare tutt'intorno?
Beh se salite di più vedrete ancora meglio.
L'Europa intera.
Perfino la linea del Polo, là in cima...
Non vi fermate.
Non adesso.
Se divenite leggeri,
se vi lasciate andare,
potrete sollevarvi ancora.
La curva dell'orizzonte, sotto i vostri occhi,
si sta trasformando nel grande fianco del pianeta.
Santo cielo, è bellissimo!
Pensare che là sotto c'è gente che combatte,
che litiga,
che si ammaza.
Se soltanto potese vedere quel che state vedendo!


Sotto di voi si dispiega uno spazio immenso,
man mano che ve ne allontanate,
le cose assumono
forme e dimensioni differenti,
inimmaginabili.
Ciò che prima era cielo, lontano,
ora,
improvvisamente vi circonda,
vi culla.
Le case sono diventate città.
Le città regioni,
nazioni intere.
Le
nazioni, terre.
Mari.
Mondo.
Ecco, ora la luce intorno a voi scompare.
State uscendo dall'atmosfera.
Il mondo che vi era proprio,
smette di appartenervi.
Il pianeta diventa una palla azzurrina
sospesa nell'oscurità.

Tutto intorno, il vuoto.
Senza limite.
Riuscite a comprendere la fragilità
di questa sfera luminosa?
Vi rendete conto che la sua sopravvivenza
in quelle condizioni,
ha del prodigioso?
Una boa galleggiante su un mare di niente.
La cosa vi sgomenta almeno un poco?
Beh allontanatevi ancora.
Attraversate il sistema dei pianeti.
Vedete come tutto diviene piccolo e insignificante,
come nulla regga il confronto
di quel che Einstein chiamò relatività?
Avete visto la Terra rientrare in uno schema.
Il Sole in uno più grande,
andarsi a unire in altre stelle.
Perdersi in una galassia, in un sistema di galassie.
Così, all'infinito.
Fino al limite inimmaginabile del cosmo.
Va bene.
Riprendete fiato.
Se avete seguito le istruzioni fino a questo punto,
dovrete già esservi fatti una prima idea
di quel che lo sguardo di un angelo
può contenere.
Il piccolo esercizio di fantasia
cui vi abbiamo sottoposto, vi sarà utile.
Infatti, nel corso della lettura,
allungherete lo sguardo oltre le cose invisibili,
dando una sbirciatina alla dimensione ben più ampia,
nella quale vivono gli esseri spirituali
dei quali vi apprestate a fare conoscenza.
Da essi ci separa,
sopratutto,
una diversa prospettiva
nell'osservazione della realtà,
la quale cambia radicalmente,
pur restando la stessa,
a seconda della distanza da cui la si osserva.
Questione di punti di vista.
Se però volete comprendere a fondo la logica
di queste ineffabili creature,
il loro modo di pensare,
vi toccherà fare un altro piccolo sforzo
e ripetere l'operazione di prima,
con la medesima tecnica,
applicata per ampliare il campo visivo,
in base allo "spazio",
ma spostando l'attenzione sul fattore "tempo".
Come lo spazio,
anche il tempo può spalancarsi infatti,
all'infinito,
ridimensionando sensibilmente
il significato delle cose.

E il vostro giudizio in merito alle stesse.
Così se il vostro corpo,
paragonato all'universo,
diviene un punto infinitesimale,
la vostra vita diviene solo un breve istante,
se paragonata all'eternità.
Guardando l'essere umano con questa prospettiva nuova,
finalmente libera dai condizionamenti
dei due demoni che chiamiamo spazio e tempo,
capaci di comprimere la nostra
esistenza
fino a sopraffarla
e di inquinare irrimediabilmente la nostra obiettività,
si può comprendere piuttosto bene
che cosa un angelo veda nel guardarci.




Pressapoco quel che vedete voi,
ripensando al punto da cui siete partiti
per il viaggio ideale
fuori dalla vostra dimensione abituale.
Ricordate?
Eravate laggiù,
alle prese con le piccole beghe quotidiane
e tutto vi sembrava estremamente grave e importante.
Cos'è cambiato?
I problemi si sono forse risolti?
O siete voi ad essere diversi?

Niente affatto.

Tutto è esattamente come prima,
tranne una sola cosa:
il vostro punto di osservazione,
che elevandosi, ha reso piccolo ciò che era grande,
ridicolo ciò che era serio.
Leggero ciò che era greve.
Ecco in parte spiegato il motivo per cui,
nella maggior parte delle testimonianze sugli angeli,
la gente parla di quella piega ironica nei loro occhi,
quasi che essi guardassero alle faccende degli uomini
con lo stesso scherno con cui questi ultimi
guarderebbero a quelle di altrettante formiche rosse
intorno a una briciola di pane.
Non si tratta di scherno in verità.
Solo della differente prospettiva
di cui prima si diceva.
Gli angeli ci sono superiori nella scala evolutiva,
nella stessa misura in cui noi lo siamo
rispetto agli animali.
Come fino allo stadio animale,
la materia rimanga tale,
per poi unirsi allo spirito attraverso l'uomo
e man mano rarefarsi,
diventando spirito allo stato puro,
negli esseri incorporei che appunto usiamo definire Angeli.
Non è però pensabile che tali intelligenze
intendano farsi beffe della nostra inferiorità.
Gli angeli sono spiriti alti e sublimi,
straripamento dell'immanenza della creazione.
Con essi impareremo a evolverci per unirci alla loro
immateriale delicata potenza.

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