Un ricordo di David Maria Turoldo, a vent’anni dalla morte.
A terza
A me un paese di sole
una casa
leggera, un canto
di fontana giù
nel cortile.
E un sedile
di pietra.
E schiamazzo di bimbi.
Un po’ di noci
in solaio,
un orticello
e giorni senza nome
e la certezza
di vivere.
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