Stella
Autrice: Sandra
Ludovici
Sono un
cercatore di pace fuggito dalla follia del mio universo.
Il
principio e la fine, andati a fondo nel silenzio ovattato di una speranza
velata, vagano con me, in bilico sui ricordi coronati di luce.
La realtà
assorbe i bagliori del cielo maculato, l’energia e la vitalità delle aureole
catturate nei vortici pulsanti degli astri.
So che non
vivrò più nel perenne tormento, che il corso immutabile del caso lascerà tracce
luminose come polvere di vetro nel liquido di un bicchiere di cristallo.
Ecco, le
macchie dell’unica luna tracciano i rugosi campi del cielo: sul pianeta azzurro
il trionfo dell’ora incontra il trascorrere degli eventi e i simboli della vita
sono sanati e salvati.
Mi
avvicino splendente alle piante selvatiche e ai dirupi del deserto carico
d’ombra, staziono sulla povera capanna.
Un freddo
pungente regala brividi ai pastori seduti attorno ai ciocchi ardenti.
La notte
fatata palesa i suoi segreti alle creature d’acqua e di fuoco che stringono in
un melodico abbraccio il luogo della pace, tanto cercato e finalmente
incontrato.
Mi
abbandono alla profondità di un respiro, all’emozione che non argina ma lascia
tracimare la piena dei sentimenti.
La gioia
di ciò che è e il dolore per ciò che sarà, culla e croce di legno, vuotano il
calice dell’amore sino all’ultima goccia.
La malia
strega lo sguardo immerso nell’espressione adorante del Padre, nel lucore
innocente della Madre, nel profumo soave del corpo del Divino Bambino, il
creatore della pace.
Presto le
stelle, spente ad una ad una, nutriranno le tenebre e anch’io scolorerò sul far
dell’alba.
Porterò,
oltre i confini del tempo, il delicato fiore sbocciato nel paradiso ritrovato,
La Stella di Natale. Le sue foglie bagnate dall’essenza pura, il sangue di Dio,
l’hanno reso messaggio universale d’amore e di speranza, missionario d’armonia
e di saggezza nel giorno più importante della vita degli uomini sulla Terra.
Sandra
Ludovici
continua il suo “viaggio narrativo” che attraversa la Natura intesa, percepita
e considerata nella sua accezione più ampia, come energia che tutto riempie e
tutto guida (verso la costruzione o verso la distruzione).
Ciò che ci offre in questo racconto è un’insolita,
originale chiave di lettura della notte più celebrata nel mondo cristiano,
insieme a quella della resurrezione; la notte della Nascita viene visitata
dalle sue parole con uno sguardo che passa dal basso all’alto e viceversa, con
un movimento che preannuncia anche il futuro già scritto (gioia e dolore, culla
e croce).
Il cuore della scrittura di Sandra Ludovici batte all’unisono con la sostanza universale che
descrive il “non visibile”: ecco che i movimenti, i gesti, le figure, gli
oggetti, tutto va subito oltre l’immediato, per restituirci – ogni volta che è
possibile – l’alta capacità di comprensione, propria degli uomini che non si
lasciano distrarre.
Per
contattare l’autrice: sludovici99@gmail.com
Della
stessa autrice: Aghi
di pino
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