e a gesti indicarmi con un dito l'aiuto
di odi e sensazioni, i canti celestini
e di sabbia, di sabbia e d'alghe, le ali marine
si schiudessero sott'acqua ad onde ad onde
si avvicinasse, l'angelo mio, con le mani gronde
per carezzarmi il viso ed abbracciarmi
lascerei che mi portasse a fondo per trascinarmi
giù dove l'acqua è densa, fatta di specchi
come argento vivo, con gli occhi secchi,
angelo, angelo d'acqua, d'acqua e di sale
prendimi in grembo - mescolami all'abissale
Milena Esposito
Splendido componimento!
RispondiEliminaLaura
Grazie, Laura :)
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