domenica 16 gennaio 2011

Pagine di libri che ci piacciono: Viaggio in Italia - Johann Wolfgang Goethe


La benedizione degli animali


Ieri, festa di S. Antonio Abate, ci siamo divertiti per bene. Faceva il più bel tempo del mondo; gelo nella notte precedente, ma giornata serena e calda.
Tutte le religioni han dovuto finire con l’ammettere in certa misura anche gli animali a partecipare alle grazie spirituali. Ed ecco Santo Antonio, abate o vescovo che sia, patrono dei quadrupedi; la cui festa è giorno di saturnale, sia per le bestie che per i loro guardiani e conducenti. In questo giorno, tutti i signori devono restarsene a casa oppure uscire a piedi. Si raccontano anche delle storie paurose: di signori increduli, ad esempio, che hanno voluto per forza uscire in questa giornata coi loro cavalli, ma che ne sono stati puniti da gravi disgrazie.
La chiesa del santo sorge in un piazzale così vasto, che sembra quasi un deserto; ma oggi era più che mai tutto pieno di animazione. I cavalli e i muri, con le criniere e le code intrecciate di bei nastri, alcuni dei quali splendidi, vengono condotti davanti alla cappelletta a poca distanza dalla chiesa, e qui un prete, munito d’un grande aspersorio, spruzza energicamente e senza risparmio l’acqua benedetta, raccolta in secchie e tinozze, contro le brave bestie, talvolta con la maliziosa intenzione di eccitarle. I cocchieri devoti portano ceri grandi e piccoli, i padroni mandano offerte e regali, affinché gli utili e preziosi animali siano preservati per tutto l’anno da ogni infortunio. Anche gli asini e gli animali cornuti, non meno utili e preziosi ai loro proprietari, prendono la loro modesta parte alla cerimonia della benedizione.
Dopo di che, ci siamo ricreati con una grande escursione, sotto un cielo sì bello, sempre in mezzo agli oggetti più interessanti; ai quali tuttavia non abbiam prestato questa volta che scarsa attenzione, per abbandonarci piuttosto alla pazza gioia.

(Johann Wolfgang Goethe, da Viaggio in Italia)

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