giovedì 6 gennaio 2011

Da Giacomo Leopardi alla contessa Volumnina Roberti

Ecco l'ormai "famosa" letterina scherzosa che Giacomo scrisse (firmandosi "La Befana") il 6 gennaio ...1810, indirizzandola alla contessa Volumnia Roberti:
"Carissima Signora, giacché mi trovo in viaggio volevo fare una visita a Voi e a tutti li Signori Ragazzi della Vostra Conversazione, ma la Neve mi ha rotto le Tappe e non mi posso trattenere. Ho pensato dunque di fermarmi un momento per fare la Piscia nel vostro Portone, e poi tirare avanti il mio viaggio. Bensì vi mando certe bagattelle per codesti figliuoli, accicché siano buoni ma ditegli che se sentirò cattive relazioni di loro, quest'altro Anno gli poterò un po' di Merda. Veramente io voleva destinare a ognuno il suo regalo, per esempio a chi un corno, a chi un altro, ma ho temuto di dimostrare parzialità, e che quello il quale avesse li corni curti invidiasse li corni lunghi. Ho pensato dunque di rimettere le cose alla ventura, e farete così. Dentro l'anessa cartina troverete tanti biglietti con altrettanti Numeri. Mettete tutti questi biglietti dentro un Orinale, e mischiateli bene bene con le vostre mani. Poi ognuno pigli il suo biglietto, e veda il suo numero. Poi con l'anessa chiave aprite il Baulle. Prima di tutto ci trovarete certa cosetta da godere in comune e credo che codesti Signori la gradiranno perché sono un branco di ghiotti. Poi ci trovarete tutti li corni segnati col rispettivo numero. Ognuno pigli il suo, e vada in pace. Chi non è contento del Corno che gli tocca, faccia a baratto con li Corni delli Compagni. Se avvanza qualche corno lo riprenderò al mio ritorno. Un altr'Anno poi si vedrà di far meglio. Voi poi Signora Carissima avvertite in tutto quest'Anno di trattare bene cotesti Signori, non solo col Caffé che già s'intende, ma ancora con Pasticci, Crostate, Cialde, Cialdoni, ed altri regali, e non siate stitica, e non vi fate pregare perché chi vuole la conversazione deve allargare la mano, e se darete un Paticcio per sera sarete meglio lodata, e la vostra Conversazione si chiamarà la Conversazione del Pasticcio. Frattanto state allegri, e andate tutti dove io vi mando, e restateci finché non torno ghiotti, indiscreti, somari scrocconi dal primo fino all'ultimo. La Befana.

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