Tristezza
Lo
specchio agli occhi le guarda,
E i suoi
lunghi capelli
la mano li
sposta dal viso
e di prova
gli attacca un sorriso.
È triste
anche oggi, Maria,
ma come
ieri riprende la via.
Per
contattare l’autore: g.milite@gmail.com
Giuseppe
Milite ci fa partecipi del suo linguaggio originale, dagli opportuni
accostamenti che comunicano al lettore un “ampio respiro”, anche se l’argomento
trattato è quello della quotidiana fatica.
La vediamo, la protagonista della poesia, nei vari
movimenti descritti con un’efficace essenzialità: lo sguardo in movimento tra
le due immagini, quella “vera” e quella nello specchio; il gesto della mano tra
i capelli; il primo sorriso del mattino.
Giuseppe
Milite porge le immagini al lettore con il chiaro intento
(che dovrebbe essere di ogni poeta) di “dire” solo il necessario, lasciando a
chi si accosta la libertà delle immagini che scaturiscono dalle parole e dai
suoni. La poesia è il particolare essenziale che il poeta sa e vuole
condividere.
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Molto bella e originale, colpisce subito.
RispondiEliminaComplimenti all'autore!
Laura
Tante grazie Laura per i suoi complimenti.
EliminaGiuseppe Milite