È morbida la
sera
Autore: Alessandro Coppola
É morbida la sera,
come un moto calmo
con le stelle, la luna e le comete.
L’aria del suo profumo
sa di gigli, rose e navi in tempesta.
La luce del lampione che da
ai suoi capelli il colore dell’oro
e di tutti i metalli preziosi.
Il riflesso dei suoi occhi
di bruno castano, quercia e palissandro.
Il mio cuore,
tiene il tempo alle mie labbra sulle sue.
Atterrano come un’ape lo fa su di un fiore.
E il suo nettare che ora è mio
e le sue mani gelide,
sul mio collo tirato a corda di violino
fanno la terra, il sole e il mare.
Le case, i tetti, l'arcobaleno
e tutto quello che so di lei.
Per contattare l’autore: alexcop_3@msn.com
Nella sera di Alessandro Coppola c’è spazio per tantissimi particolari che si
sommano e vengono “registrati” dal poeta: la sua è un’attenzione tesa e al
tempo stesso intima, “calma”. Chi legge arriva davvero a percepire, per vie
inconsce, la morbidezza della sera descritta, sensazione che giunge mentre il
bacio atterra, plana.
Meravigliosa immagine, questa, che esalta
come più non si potrebbe l’importanza dell’istante, “nascondendo” pur presenti
diversità che dopo il bacio si manifesteranno. L’altra persona non può che
essere diversa, infine, da tutto il contesto così minuziosamente descritto, ma
intanto ora ci sono il nettare e il collo proteso.
Alessandro Coppola
sa trasmetterci tutta l’intensità di un istante “esclusivo” tra due persone con
una descrizione particolarmente brillante di tutto ciò che, intorno, pulsa e
vibra all’unisono con gli amanti. La forza dell’amore è in questa mescolanza, e
forse solo la voce di un poeta può riuscire a farcelo comprendere fino in
fondo.
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