Una volta pensavo che il Capodanno avrebbe dovuto coincidere con il primo giorno di primavera, in modo che tutte le cose nuove cominciassero insieme: i fiori più arditi che spuntano dalla terra, le foglioline verdi che tremolano nei boschi ancora spogli, il sollievo che si prova quando finisce l’inverno, e la promessa allettante di quel nuovo numero nel conto dei nostri anni.
Ma l’anno nuovo, dopotutto, arriva quando ne abbiamo più bisogno, nel buio dell’inverno. Avvicina la primavera ed è, a suo modo, una specie di primavera, una primavera segreta e nascosta di veri inizi.
I germogli verdi che spunteranno in seguito si stanno preparando adesso sotto la dura crosta della terra; gli alberi dormono e sognano di svegliarsi: tutto aspetta.
(Lesley Conger)
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