lunedì 16 luglio 2012

Lunedì Poesia – Giacomo Ferrari




Una lacrima in un sogno

Autore: Giacomo Ferrari

Porto il tuo nome nella mia mente
Eppure non sono felice come lo ero oggi.
Ho ancora l’immagine del tuo sorriso,
piccola, timida forma di gaudio
eppure non sono felice come lo ero oggi.
Dimmelo, dimmelo per favore,
dimmi che tutti quei momenti passati con te, per quanto possano essere orrendi o  esaltanti,
furono qualcosa di più di una lacrima in un sogno.

Ed ora sono nel parco, a guardare i pollini che fioccano come neve,
come sono belli a guardarli! Perché sono destinati a cadere a terra?
Perché molti sono destinati a non dar frutto?
Perché la loro vita, che altro non attendeva se non questo momento, deve finire così?
Guardo i fiocchi cadere nell’immenso e spegnersi
E mi sale un senso di malinconia!
Sì, ero felice codest’oggi, ma la felicità altro non è che una fiacca speranza fin troppo mortale.
Dimmelo, dimmelo per favore,
tutti quei momenti con te furono una lacrima in un sogno?

Per contattare l’autore: jackferr97@yahoo.it
 
Giacomo Ferrari sa “miscelare” il tempo in un continuo passaggio tra passato e presente, con un dialogo serrato intriso di incredulità che riesce a stemperare, almeno in parte, il dolore per la perdita.
Il ritmo si fa discorsivo, aperto, richiama costantemente un “tu” che appare sempre più lontano, assente. Particolarmente riuscita l’immagine che richiama i pollini destinati a non dar frutto: la massima energia potenziale destinata a spegnersi appena tocca il suolo non può non richiamare l’amore e il suo spegnersi, dopo l’esplosione iniziale.
Le domande si rincorrono e ci comunicano un “senso di sospensione” particolarmente evidente, e questo è un altro pregio della poesia. Giacomo Ferrari indirizza all’amata un canto d’amore dolente e luminoso, che tocca tutta l’intensità struggente della malinconia ma non si arrende ad essa, nè al “dolore puro”. C’è ancora spazio per il dialogo, forse, mentre la forza delle parole raggiunge la destinataria. Il punto interrogativo finale apre all’attesa, e ogni attesa è (anche) speranza.  


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