Ecco la recensione che la poetessa e critico letterario Angela Furcas ha dedicato alla raccolta "Esplorando l'anima" del poeta Fabio Aloise.
Ho conosciuto l’Autore, qualche anno fa,
e sono rimasta impressionata dal suo aspetto distinto e dalla sua finezza
d’animo.
Qualcuno ha detto che noi non siamo
corpi, ma anime, e penso proprio che sia così e che, anzi, la nostra visione
delle cose dipenda dal grado di consapevolezza di questa condizione.
Esplicativo è il titolo di questa
raccolta “Esplorando l’anima”, per la globale comprensione dell’opera.
Il poeta inglese, Yeats, disse che c’è
bisogno di temerario coraggio per scendere negli abissi di noi stessi e questa
raccolta lo dimostra.
Il poeta Fabio Aloise ha seguito, senza
timore, questo percorso nel desiderio di conoscersi e di conoscere il mondo che
lo circonda, e non solo, con la sua leggerezza, s’arrischia a sondare un altrove.
La sua prima poesia, intitolata “Il lato
scuro della luna” è la testimonianza della ricerca di ciò che giace al di là
del senso comune e che solo la vista interiore può presagire e ravvisare, perché
la luce riflessa della luna simboleggia solo la sapienza umana e non potrà dare
al poeta le risposte che cerca.
L’uomo è prigioniero della dualità
dell’esistenza, che si snoda tra vita e morte, tra luce e tenebre, tra bene e
male, tra gioia e il dolore, infatti il poeta dice che “l’oscurità della notte
non esclude lo splendore del sole” e questa bellissima massima di compendio dell’alternarsi delle
varie fasi trova, nel verso finale della poesia”La forza del tempo”
l’illuminazione centrale e finale del quesito primario : “È lì che si riconosce
la vita, nella certezza della morte”.
In “Uno scorcio di vita”, si chiede dove
si trovi, quando uscendo temporaneamente dal sonno, trova la gelida accoglienza
di una realtà inospitale e preferisce tornare
in quella più accogliente di un mondo di sogno, che si palesa solo quando l’altro
si fa da parte. Questa è una verifica dell’alternanza dei mondi che pur
coesistendo non interferiscono: perché l’uno avanzi è necessario che l’altro,
prima, venga meno.
Accade alla grande figura di suo padre,”…
uomo al di fuori del tempo, che entra nell’altro mondo senza un lamento”. La
sua silenziosa acquiescenza all’inevitabile è segno di profonda, innata
saggezza, anche se, nella poesia successiva “La rinascita”, ipotizza lo spaesamento
della nuova condizione, in cui si può trovare un’anima che ha reciso i legami
con quella precedente.
Leggendo le sue poesie si sente la
complessità del suo pensiero e nello stesso tempo, la forza smisurata nel volersene
trarre fuori, alla ricerca di un centro di gravità, che convogli per ardui
sentieri i misteri celati ai comuni mortali.
Lui sa di non essere un uomo comune e di
auspicare, attraverso l’esercizio della Poesia, un’apertura del cuore che
l’intelletto non riesca più ad oscurare, come si evince dall’opera “Gli occhi
del cuore”.
Dalla mia dimestichezza, con opere di
vari autori, scopro che le poesie sono volti diversi di una comprensione
unitaria raggiungibile per gradi: una scienza
progressiva del disvelamento del Sé
intimo per giungere a quello universale, presente in ogni ricercatore.
Anche in “Uno scorcio di vita”, lo
sguardo accostumato al reale non è sufficiente per una visione più ampia
ribadita in “Amica Poesia”. La contemplazione nutre la diafana esistenza
del nuovo essere, che sale dalla terra
fino al sommo del suo capo ad irraggiare l’atmosfera, a rivelarsi nelle tracce
vergate sui fogli, e in “Fame d’aria”invoca:
”Togliete la pietra che ostruisce lo spazio in cui sono rinchiuso”. La sua è
nostalgia d’infinito e chiunque raggiunga questo stadio si è già “nutrito delle
“dolci fragranze”a cui aspira e inalato l’ossigeno, che già soffia “sul suo corpo prostrato”.
Tutto si compie nel mondo del desiderio,
anche se gli accadimenti si realizzano secondo i tempi della materia, infatti
nella poesia “Emozioni” attesta: “Sofferto è il cammino di coloro che del vero
anelan sapere”
Cammino, che l’Autore sa che deve essere
percorso con Fede, perché tutto si muove secondo la sua invincibile Forza. (Per
Fede)
Delle persone che camminano con lui,
reca commovente testimonianza di profondo amore e attenzione squisita per i
segni del proprio tempo che vedono coinvolte
creature d’altri luoghi (Con la speranza nel cuore).
Particolare menzione merita la poesia
“Autismo”, resa con la massima delicatezza e sublime partecipazione.
Particolare spazio occupano i ricordi
chiusi nell’alveo di una vita, vissuta con serena passione, gelosamente
custoditi e raccontati con trepida nostalgia.
Le molte poesie dedicate alla Natura rimandano
un senso di quella profonda bellezza ch’è memoria di quella assoluta acquisita
in tempi remoti.
Nelle due ultime poesie, giganteggia la
sublimità della sua Arte Poetica “Al tuo prossimo respiro” e “Male dentro”:
sedimenti di un’antica consapevolezza che l’ha educato a vedere oltre le
apparenze, ad ascoltare oltre il suono delle parole, ad innalzarsi oltre il
sentire umano per raggiungere la Soglia di una conoscenza superiore.
Fabio Aloise è un Uomo in cammino, verso
mete agognate dagli Iniziati di tutti i tempi. Si pone delle domande e Colui
che gliele ha ispirate gli ha già preparato le risposte.
Cercare con Fede è il suo segreto ed è
l’unico modo per non restare delusi.
Il profilo che ci mostra attraverso
questa raccolta è quello di un essere predisposto ad un’ascesa sicura, non solo
nel mondo dell’Arte, ma soprattutto in quello che l’Arte promuove ed assiste.
Così come lui ha fame d’Aria, il mondo dell’Aria
ha invaso i suoi alveoli, ansiosa di farsi respirare da una così nobile
creatura.
Angela Furcas
Fabio Aloise
Esplorando l'anima
Centro Culturale "Il Saggio" - Eboli
Formato 15x21, 78 pagg.
Per info e acquisti, contattare l'autore:
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