Autrice:
Arcangela Contessa
Titolo:
Orme
Editore:
Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione:
2012
Numero pagine:
52
Copertina:
cartoncino rigido
Formato:
15x21
Titolo:
Orme
Editore:
Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione:
2012
Numero pagine:
52
Copertina:
cartoncino rigido
Formato:
15x21
Disegni:
Tania Gallone puccella@live.it
Progetto grafico:
MITO graficamito@gmail.com
Codice ISBN 978-88-97421-16-0
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com
e.mail autrice:
Arcangela Contessa possiede uno strumento che apre allo stupore e al bello.
La sua poesia rassomiglia, per certi aspetti, a certe lenti rifrangenti e
distorcenti. Leggendo “Orme” si ha la sensazione di poter decifrare la realtà
attraverso un taumascopio che, a differenza del caleidoscopio, permette di riprodurre
immagini esterne per dare vita a infinite forme simmetriche.
La parola taumascopio deriva dal greco dall'accostamento delle parole
"θαὓμα"
(thayma), "meraviglia", e "σκοπέω" (skopèō),
"guardo".
Ecco, la poesia di Arcangela è uno sguardo sulla meraviglia del creato; è
un dialogo con i sentimenti della bellezza del “tu”. Essa è in grado di
modificare l’immagine che l’anima si crea del mondo e della sua grazia e ricrea
nuove armonie dove si fondono suoni e figure.
Ho comperato un cappello
per contenere i pensieri
nei quali spesso sprofondo
Sono turbinii le sue immagini, sono spirali.
Acque fragorose cadono
aprendosi varchi
tra pietre brillanti
come torrenti di vita
di passionali amanti
Le “Orme” che la sua poesia imprime non lasciano tracce sulla sabbia, né
segnano unicamente un passaggio, no. Queste sue hanno nella loro essenza
qualcosa di specchiante, di riflettente.
La poetessa s’intravede come per giochi di trasparenze, appare, scompare
lascia il posto a un po’ di magia, a svaghi da bambina, a un pizzico
d’umorismo, a qualche sottilissimo graffio.
Fa dei sogni una realtà altra.
Guarderai ad una ad una le stelle
griderai forte il mio nome
ma solo il buio forse, starà ad ascoltare
tutto ciò che io avrei voluto sentire.
Spesso la notte fa da specchio alle sue liriche.
quelle meteore a cui
affidiamo speranze,
riscaldino i nostri cuori,
ed illuminino
il nostro cammino.
Una notte sempre rischiarata, puntellata da piccole fiamme. È una notte mai
oscura, né fredda, ogni lemma ricrea colori caldi e confortanti, il buio, se
c’è, è costretto a dissolversi negli specchi del suo taumascopio.
Eppure a un tratto viene il dubbio che questo strumento non esista.
Chi ha mai sentito parlare di un taumascopio?
Forse questo è lo sguardo di un brillante incantato che solo Arcangela
Contessa possiede o, forse, leggendo il suo libro qualcuno crederà alla sua
esistenza?
Milena Esposito
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