Jean Arp
Annaffiami la luna.
Spazzolami i denti delle scale.
Trasportami nella tua valigia di carne sul mio letto di ossa.
Cuocimi un tuono.
Raccogli i terremoti in una gabbia
e coglimi un mazzo di lampi.
Tagliati in due e mangia una di queste metà.
Eiaculati nell’aria orgogliosa dei getti d’acqua di Versailles.
Bruciati arrotolati a palla.
Sii una palla dal riso arcaico
che rotola intorno a una pillola.
Getta tutte le tue lingue alle rose.
Regolale tue lingue ai dolci rinoce-rosa.
Pasticciati un pasticcio.
Ranati in rana.
Poniti come firma sotto la mia lettera.
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