Che tutte le scritture nascano anche, e forse soprattutto, sotto la spinta di emozioni interiori, è un dato acquisito, pacifico. Tuttavia, in alcuni casi questa semplice constatazione appare ancor più vera, in un certo senso. È il caso di Patrizia Torri, autrice viterbese che attraversa la vita, questa vita, con una particolare sensibilità.
Una sensibilità che si traduce anche in parola, in verso, e “Gocce di Rugiada all’Alba di un Amore” è la testimonianza scritta di un modo particolare di percepire, di vedere la realtà. Nulla, o quasi nulla, è oggettivo, almeno non a questo livello di coscienza, ma la voce dell’artista è un “di più” che ci guida, se vogliamo. Ci indica una strada che si libera del superfluo, quando il superfluo è – da sempre, non certo solo oggi – perenne distrazione per i più.
Novantaquattro poesie, novantaquattro pennellate si svolgono davanti ai nostri occhi e amplificano le nostre percezioni, in un discorrere con il lettore che va ben oltre le parole.
La parola ha un valore, ha una particolare carica emotiva e spirituale, e, da artista sensibile qual è, Patrizia lo sa bene. Sa come rendere l’intensità dei sentimenti che prova, li rende visibili ad ogni lettore. Quando scrive “Come è buia e silenziosa / questa buca di cera” o quando chiede “Dove sono finiti i tuoi occhi?”, ma naturalmente si potrebbero citare tantissimi esempi, rende visibile con una particolare efficacia un universo intero di emozioni, un turbinio di sentimenti che in altro modo faticherebbero ad uscire. Il verso, dunque, è la sua modalità di espressione privilegiata, e come tale rende partecipi di un mondo interiore semplice e complesso al tempo stesso.
I temi cari a Patrizia sono quelli essenziali, perchè Patrizia sa che l’essenziale è ciò che è semplice: oggetti, sentimenti, particolari stati d’animo, tagli di luce, si sviluppano lungo un percorso lineare e limpido che avanza con cadenze sognanti.
Al lettore il compito, sicuramente piacevole, di scoprire verso dopo verso il mondo interiore di un’autrice che ha molto da dire.
Francesco Sicilia
Per contattare l’autrice: http://www.patriziatorri.it/
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