Poesia: I Pavoni delle Cherubine
Nella tradizione cristiana è segno di immortalità, talvolta i pavoni sono disegnati mentre bevono dal calice eucaristico.
Il pavone, come cavalcatura, trasporta il suo cavaliere in modo sicuro verso l'immortalità. Per questo noi lo abbiamo voluto associare alla poesia.
Simbolo di regalità in Iran fin dalla più lontana antichità, in Cina, il suo significato é contiguo a questo e rappresenta una dignità collegata con lo status; dall’epoca Ming le sue piume erano usate per indicare il rango dei funzionari imperiali. È dalla cultura persiana che i pavoni arrivano in Europa come simbolo di regalità ed è attraverso la cultura islamica che i pavoni riappaiono (dopo aver già popolato i giardini della Roma antica) nelle ville e nelle regge europee tardo-medievali.
Il Pavone, originario dell’India, era ritenuto in tutto l’Oriente, per il pomposo dispiegarsi a forma di ruota delle penne della sua coda, un simbolo del Cosmo o del Sole. Nel mondo occidentale era innanzi tutto il distruttore di serpenti, e si spiegavano i colori cangianti delle penne della coda con la capacità di tramutare il veleno in sostanza solare, mentre gli occhi erano considerati simbolo dell’onniscienza di Dio, ma a partire dal Medioevo fino a giungere ai giorni nostri, il pavone simboleggia il lusso. Questa dualità si ritrova anche nel contesto iconografico dell’alchimia, in quanto la coda del pavone (cauda pavonis) in alcuni testi è il segno visibile del processo per cui sostanze vili si tramutano in sostanze superiori, in altri simboleggia invece il fallimento di un processo che lascia dietro di sé solo scorie (caput mortuum).
La funzione di vigilanza in Hera è simboleggiata con pavone e con gli occhi che ha nelle piume. Era il simbolo sacro di Hera. Il pavone è legato all'estate e simboleggia la seconda fase di Hera la fase di madre.
Il pavone era un animale a lei sacro al quale la dea trasferì sulla coda i cento occhi di Argo, ucciso da Ermes. Da qui noi prendiamo il nome della nostra associazione “Gli Occhi di Argo”.
All’interno della costellazione del Pavone si può osservare, con un binocolo, il grande ammasso globulare NGC 6752 che copre quasi metà del diametro apparente della Luna.
Per questo Gli Occhi di Argo ha scelto proprio il Pavone come simbolo per la collana dedicata alla poesia.
La nuova colonna, infatti, s’intitola “I Pavoni delle Cherubine”.
Ma chi sono le Cherubine?
Le Cherubine sono angeli divenute sirene. Esseri che hanno barattato le ali con le pinne per poter vivere accanto agli uomini di mare, da questo scambio nasce il loro amore per gli animali liberi ed alati. Le Cherubine sono fate di mare. Hanno però dimora accanto ai limoni, agli ulivi e ai fichi. Le Cherubine amano osservare i colori cangianti del mare e ammirare i tramonti perchè preferiscono i rosa, i rossi, l'amaranto e l'arancione.
I nostri libri di poesia hanno un formato A5, copertina cartoncino rigido 250 grammi, sono spillati con punti metallici e realizzati con carta riciclata.
Sono esseri alati amati dalle Cherubine.
Nessun commento:
Posta un commento