Un invito ad una “leggerezza ad oltranza” è l’augurio
di “L’ArgoLibro” e “Gli Occhi di Argo” per tutti noi, per queste festività.
Auguri
di cuore!
Com’è leggero il peso del mondo
di Claudio
Abbado
Il dialogo
interiore di un’intera vita con il drammaturgo inglese condurrà al coup de théatre dell’ultima sorprendente
opera. Proseguendo sulla strada già intrapresa con Macbeth e Otello, Verdi
viene ancor più a contatto, tramite Falstaff, con un’infinita varietà non solo
di personaggi, situazioni e atteggiamenti, ma anche di registri espressivi.
Shakespeare
diventa per Verdi un punto di riferimento anti-accademico nel quale si
mescolano tono alto e popolare, temi eroici, mondo fiabesco. Dopo Amore e morte si è voltata pagina con La musica è burla sulla terra.
Cominciare
il terzo millennio all’insegna dello scherzo è un atteggiamento filosofico che
non porta certo a dimenticare quanto il mondo sia oppresso da problemi. Ma
sicuramente Verdi e Shakespeare ci hanno voluto dire che proprio scherzando
possiamo comprendere ciò che abbiamo intorno con più lucidità e quindi con
maggiore impegno.
Ero
convinto allora, e lo sono ancor di più oggi, che serva ironia. I politici ci
vogliono far credere che non esistano rimedi per le guerre e per i disastri
ambientali o che l’aspirazione a rispettare i fondamentali diritti civili si
scontri con un’inevitabile disuguaglianza, una sorta di malattia originaria
congenita al genre umano.
Il riso li
spiazza, permette l’imprevisto, inserisce un punto di vista non convenzionale e
a volte prova il ribaltamento delle situazioni. Un modo per combattere la
rassegnazione tragica può venire dal pensiero acuminato e lieve. Per questo la
burla è così importante. E lo è in tutte le sue forme, dal grottesco al
sarcastico, dal divertissement alla
satira, dal sorriso malinconico alla risata liberatoria.
Nella
prima delle sue Lezioni americane Italo Calvino sostiene le ragioni della
leggerezza, quintessenza di scienza ed esperienza.
Richard
Feynman, Nobel per la Fisica nel 1965, è considerato il padre delle
nanotecnologie, per non parlare dell’impalpabile mondo virtuale in cui siamo
calati. Divertirsi per reagire al peso di vivere fa forse parte del nostro
essere profondo? È forse ciò che ci lega al cosmo?
Se la
scienza ha fornito prove e conferme di quanto il peso del mondo si regga sulla
leggerezza, anche la musica, come la scrittura per Calvino, là dove in Falstaff o nelle opere di Mozart si
sgrava, non suscita solo allegria, ma il rinnovarsi continuo delle situazioni,
l’adeguamento al loro inesauribile sfrangiarsi, mescolarsi, disperdersi e
ritrovarsi. È un utile esercizio quello di assottigliare i ragionamenti, persino
nei confronti sui grandi temi.
(Conversazione con Lidia
Bramani)
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