Calici di calore aprono il suono
d’un’estate impossibile, nel
cuore
dell’inverno ghiacciato, alzando
il tono
di nevai senza foglie a un brio
di flore.
Ma non durano i vortici di luce
se non l’attimo appena in cui
balena
un disegno di prossime fiducie
verso uno straripar d’anime in
piena.
Balzerà strenuamente, oltre i
confini
della terra contratta, un fuoco
terso
di dèi sepolti, che sarà mattini
diafani come volti d’universo.
E tu vivrai (con nembo di colori
e suoni d’oro) un insaputo
assenso
dei cieli alla vertigine d’amori
tuoi, perché siano un solo amore
immenso.
Splendida! *.* Personalmente adoro le poesie per un motivo in particolare: mutano. O almeno è quel che capita a me... mi regalano emozioni e pensieri differenti rispetto al periodo di vita che sto attraversando... mi donano un significato diverso o in più celato dietro ad ogni versetto. Sono magiche!
RispondiElimina