giovedì 12 maggio 2011

Le impressioni di Annalisa Miceli: il 1° maggio da edicolè di Agropoli per presentare LAMPI DI SETA


La serata del primo maggio alla libreria Edicolè mi è piaciuta... il posto, tra i libri, è il mio preferito, sembravo di essere nel giardino e ogni libro era un fiore.
All’inizio non capivo niente, quindi non parlavo, non interagivo e mi annoiavo, e sicuramente, si annoiavano anche gli altri. Odio dare un'immagine negativa di me per via della mia paresi facciale e della sordità... odio non interagire con gli altri, stare dietro il muro dell'incomunicabilità e della freddezza, fare la statuina...quando capitano situazioni così e "a pelle" sento di non stare a mio agio tra i presenti o non sento armonia con loro o, peggio, fastidio per la vicinanza, di solito, me ne vado. Lì, non potendolo fare, ho detto a me stessa "prendi il coraggio, alzati e parla...."e così ho fatto.
La timidezza è scomparsa subito, avevo timore di non essere capita per la mia profondità e il mio essere "fuori dagli schemi soliti" ma la mia voglia di comunicare è più forte di tutto quello che c'è intorno a me, è sempre così, quindi, in ogni situazione in cui mi trovo; se all'inizio posso sembrare antipatica perché resto muta per varie ragioni, dopo, comprendo che io non sono introversa e voglio esprimermi lo stesso, a prescindere da chi ho di fronte. Perciò, non guardo i visi, sento che il fiume delle parole si sta alzando dal letto dormiente, quindi, mi apro come un oceano e vado giù di brutto... non mi fermo, ma non affogo nessuno con la mia acqua, anche se può sembrare molto densa. Se si vede bene,  la densità sta solo nel suo essere colorata, soave e originale.
Avrei voluto dire tante altre cose col microfono, il tempo non lo guardavo perché quando inizio il discorso e mi piace, mi appassiono e non smetto.....però, mi stanco dopo un po’, il viso e gli occhi hanno bisogno di pause. Sicuramente  avremo occasione di fare reading di poesia o altri incontri, e parleremo ancora tanto di poesia, che, secondo me, può mettere in contatto le anime del mondo e può arrivare la dove la ragione non può mai. Non avevo programmato il mio intervento diretto né la lettura della mia poetica, ma le cose improvvisate sono le migliori, ciò che danno è una cascata di scioltezza e energia positiva...viva e vivida ! Grazie alla poesia, mi sento sempre fresca… un piccolo ruscello tra i monti?
Ho imparato a non curarmi tanto di quello che pensano gli altri di me, che è sempre sbagliato (perché gli altri non ti conoscono veramente ma amano i pregiudizi perché abituati a vedere solo l'immagine esteriore di tutto...). Infatti importante, per me, è il messaggio da dare al prossimo, che voglio sia positivo, ottimista, leale e amorevole, questo sì; il mondo è troppo spento con le emozioni ma anche falso perché sotto ogni facciata, c'è un mondo unico che troppi non hanno il coraggio di tirare fuori... perciò, ho capito che il poeta, come ogni artista, riesce nel suo intento, se capisce che lui/lei deve risvegliare, coi suoi versi, proprio quell'emozione che esiste dentro ogni essere umano ed è strangolata dai detriti, dal calcare e da gabbie mentali orribili. Voglio che la mia poesia sia scoppiettante come un fuocherello che ti sta mordendo la mano...


3 commenti:

  1. Condivido tutto quello che hai espresso e sono soddisfatta dei tuoi intenti nel trasmettere i tuoi versi...ricorda che il fuoco riscalda gli animi e che può anche bruciare e ripulire le scorie che ci opprimono... ciao e complimenti, rai

    RispondiElimina
  2. E'bellissimo quelo che hai detto e come lo hai espresso..parole vere e profonde, colme di rara sensibilità.
    Ciao

    RispondiElimina
  3. Sei una bella persona continui cosi :D ...raggio di sole

    RispondiElimina