lunedì 18 aprile 2011

IL PRIMO MAGGIO DA EDICOLE' DI AGROPOLI


LAMPI DI SETA – ANNALISA MICELI


Autore: Annalisa Miceli
Titolo: Lampi di Seta
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2011
Numero pagine: 26
Copertina a colori
Formato: 12x21
Disegno in copertina: Rosita Lavorgna
Codice ISBN 9788897421009
Prezzo di copertina euro 8,50
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini:occhidiargo@hotmail.it








Recensione di Milena Esposito alla raccolta di poesia “Lampi di Seta”, della poetessa Annalisa Miceli


 “Cosa racchiude
il respiro squamoso del mare
che gravido di stelle
sale su un cumulo di ore
a sciogliere
i sussurri streganti
la notte più nera?” (Annalisa Miceli)

Lasciare scivolare le poesie di Annalisa Miceli è cullarsi, liberare il pensiero: è la scoperta, tra meraviglia e stupore, di accenti ritmici che arpeggiano nei suoi versi.
Ecco il moto a cui mi sono abbandonata, in una cadenza lenta e regolare di seta e lampi improvvisi.
Subito quel moto si è fatto canto:
“Dove finiscono
le dita del giorno
inizia la chitarra
a dipanare
sogni e illusioni
che respirano
il tempo che si schiuma
nel corallo della sera.”

Si è fatto colore, immagine, musica, movimento e ciclo del tempo.
L’amore, soprattutto l’amore, è cantato dalla poetessa dell’aria, del sospiro, del silenzio, del profumo e dell’incorporeo.
È così che Annalisa Miceli avanza attraverso le sue poesie, verso il centro emozionale del lettore che si abbandona – deve farlo - al fascino delle sue parole.
Non è un amore vanaglorioso quello di questa poetessa, ma piuttosto è il ripiegarsi in se stessa alla ricerca di un altro sé.
È amore speculare, specchiante, riflettente.
Amore silenzioso e intimo:

“Accarezzo
la tua risata violenta
con le mani bagnate d’amore”

Troppi si fanno avanti spingendo le onde di seta e gli improvvisi lampi.
Scoppi inaspettati, in ritmi cullanti come battiti cardiaci, sorprendenti sgocciolii riecheggiano tra i suoi versi; questa è la poesia fresca e colorata di Annalisa Miceli. È poesia d’amore dolente e solare al contempo, una poesia di ombre che sanno riversare luce, la trasudano.

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