Mare (Vita)
Allontana il verbo
sciogli i lacci
della veste bianca
scivolano leggeri
lungo i fianchi
la pelle è satura
sporca, limpida
Ora, sei nuda
l’essenza è spogliata
fino alla cima
le foglie sono cadute
tra gli sterpi
Ora, ti getti (lanci)
tra le onde
il mare senza tempo
ha pulito gli occhi
Ora, sei ancora viva
Per Elisabetta Mattioli il
mare è forza prorompente capace di nutrirci profondamente, e lo ribadisce in
questa poesia che “ci fa vedere” con grande nitidezza un tuffo liberatorio,
simbolo di una vita che vuole lasciarsi alle spalle un dolore per essere
“ancora viva”.
Le immagini proposte ci parlano di una
liberazione veloce e progressiva, sapientemente descritta con versi brevi,
concisi, tutti focalizzati su un presente ribadito più volte dall’ “ora” che si
ripete.
È una scrittura d’ampio respiro, quella
di Elisabetta Mattioli, e fa allargare
lo sguardo di chi legge, offrendo punti di vista diversi dal comune sentire.
Anche questo è un – importantissimo! – compito dell’arte.
Nessun commento:
Posta un commento