“Il cielo sopra la guerra - Napoleone il palloncino rosso”
Autrice: Monica
Fiorentino
C’era
una volta un bellissimo palloncino rosso, gonfio e lucente, di nome Napoleone,
dagli occhi di una cangiante tonalità viola scuro, ed il piglio dolce ed
altruista, viveva lui volando lungo il cielo allietando tutti col suo fare
allegro e burlone, portando la gioia.
Ma
un giorno intento nel suo volo, il palloncino fu sorpreso di colpo, da un
violento temporale, d’improvviso a fermare il suo incedere acqua a venir giù
catinelle, vento forte a sferzare e dilavare ogni centimetro di strada, alberi agitati fino alle radici, foglie a
staccarsi a frotte dai rami, tuoni e fulmini. Una tempesta dalle vaste
proporzioni, vera e propria.
E
completamente fradicio il palloncino, scorgendo di lontano un grosso campanile
in pietra, vi si rifugiò di volata, col cuore a mille ed il fiatone delle
grandi corse.
“Questa
pioggia non ci voleva!” si ritrovò accanto l’elegante corvo Strauss dalle belle
ali nere, rifugiatosi anch’egli sotto lo stesso riparo, col becco triste,
intento a scuotersi il freddo e l’umido dalle piume zuppe, bagnato fino al
midollo “Proprio non ci voleva!”.
Ma
il palloncino tirando il respiro, puntando verso il cielo plumbeo, che sembrava
doversi rovesciare a secchiate da un momento all’altro, sorrise sornione
“Componiamo un haiku! Una poesia che ci porti colore!” allargò il suo sorriso
più radioso “Acquazzone / Dondolano
sottili / I pensieri”.
Un
haiku nato dal temporale, poche sillabe da contare a gruppi, e parole da
utilizzare con maestria, proprio come “acquazzone”, una parola difficile. Il
corvo nell’udire quella poesia accennò un sorriso. Si, gli piaceva proprio.
“L’haiku
è così! La poesia aiuta a vedere il mondo più bello!” fece una gran piroetta
nell’aria Napoleone, lasciando così brillare intorno le mille goccioline
d’acqua che aveva incollate addosso.
Ed
il becco del corvo ripetendo pian, piano quella poesia, si riempì di nuovo brio
“Acquazzone / Dondolano sottili / I pensieri” cantò col suo tono rauco “Già!
Hai ragione palloncino rosso, è molto bello!” e presero a volteggiare
all’unisono, scrollandosi il bagnato di dosso.
Dopo
poco, mentre assieme i due erano intenti a comporre altri haiku, le nuvole
scomparvero, ed il cielo si rasserenò.
Napoleone
ed il corvo Strauss poterono così riprendere ognuno il proprio volo, e
l’uccello felice, salutò il palloncino, a lui caro, portando per sempre nel
cuore quella poesia, a fare il mondo più bello.
Della
stessa autrice: “Treno
per Lisbona”
Anche
la fiaba “leggera” trova posto nella scrittura di Monica Fiorentino, artista
della parola che riesce a “parlarci” con efficacia degli argomenti più
svariati.
Qui
il tocco di chi scrive si fa lieve, solare, anche se incombe un acquazzone.
Anche noi che leggiamo riusciamo a volare, in un certo senso, insieme al
palloncino colorato, e con lui ci rifugiamo tra le pietre del campanile.
Cosa
può fare la poesia? Ce lo chiediamo insieme a Monica Fiorentino e insieme al
palloncino e al corvo. Può tanto, tantissimo, quando sgorga dal cuore e dagli
occhi del poeta autentico. Napoleone e il corvo Strauss ringraziano la penna di
Monica Fiorentino, e noi facciamo altrettanto, mentre rileggiamo ancora una
volta i suoi disegni in prosa e le gocce luminose degli haiku.
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