venerdì 14 settembre 2012

Laura Vargiu - Il cane Comunista e altri racconti





Autrice: Laura Vargiu
Titolo: Il cane Comunista e altri racconti
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2012
Numero pagine: 106
Copertina: a colori cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
Progetto grafico: MITO  graficamito@gmail.com
Codice ISBN 978-88-97421-23-8 
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com 
Per contattare l'autrice: laura-vargiu@libero.it 

Laura Vargiu, classe 1976, alla sua prima opera, è autrice molto giovane ma dalla bravura sicuramente già indiscutibile. Questa raccolta, che racchiude nove racconti e si apre con quello che dà il titolo alla pubblicazione (gli altri sono «Un soldato ritorna», «Don T.», «Nemici e fratelli», «La cernitrice», «La venditrice ambulante», «La firma», «L’ultima corsa» e «Quando si smette di sognare»), apre il lettore ad una scrittura solida, particolarmente efficace perché l’autrice sa come “disporre le parole” al meglio per descrivere un mondo che appartiene solo al passato, ma solo apparentemente.
Passato e presente invece si incontrano, si intrecciano fin quasi a fondersi, nella storia di “gente comune” che attraversa fatiche durissime, negli scenari di una terra, come la descrive la stessa Vargiu, «ferita e depredata nelle sue profondità ma ancora prodiga di doni».
Non c’è spazio per l’inutile commiserazione, né per la voglia di descrivere improbabili “eroi del quotidiano”. C’è spazio, invece, per un’attenzione particolare, fatta di rimandi e di vivido presente, così come di particolari che illuminano l’insieme, “scovati” dalla scrittura. È davvero magistrale, in questo senso, la bravura di chi scrive.

«E intanto, nel digradare lento della memoria verso la costa, è già scivolata via gran parte di questi luoghi che amo, con i loro boschi di querce, gli arbusti di cisto che serbano i loro fiori candidi nel sogno della primavera prossima, il rosso ancora acerbo del corbezzolo, gli ulivi e le distese dei vigneti che si preparano alla raccolta come ogni anno. L’orizzonte è ormai mare e laggiù, oltre il ponte che ci si appresta ad attraversare, aspetta quieta la fine del viaggio. Il sole, squarcio di fuoco nel cielo rossastro, lambisce l’acqua lievemente increspata.» (da: «L’ultima corsa»)

Così come è magistrale la bravura nel saper descrivere con dolcezza malinconica ma senza scadere in sentimentalismi, tutt’altro.
Così il soffio della vita, grazie alla buona letteratura, solleva la polvere da storie sepolte nell’inconscio e le fa nuovamente risplendere, con tutto il loro carico di forza e dolore.  Grazie alla buona letteratura, il passato ritorna per essere monito e insegnamento, e proprio per questo prezioso quanto lo è il presente.

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