JANE AUSTEN e quella sottile
seducente ironia
"Il suo
straordinario talento le meritò le lodi di quanti la conobbero".
È questa
l'iscrizione funebre posta sulla lapide di Jane Austen, mito della letteratura
inglese, scrittrice dall'elegante stile narrativo, che con intelligenza,
grazia, arguzia, e spregiudicata ironia tipicamente britannica, seppe mettere
in ridicolo i costumi della società del tempo.
Osannata e
denigrata, accusata dai detrattori di aver imbrigliato nel perbenismo il
romanzo inglese, considerata da amici e parenti come una zitella inaridita a
caccia di marito, "la più carina, la più sciocca, la più affettata farfalla in
cerca di marito che io abbia mai conosciuta", giudicata, invece, da
Virginia Woolf, "la più perfetta artista tra le donne" per
l'immortalità dei suoi libri e definita da G.H. Lewes "Sorella minore di
Shakespeare", per l'enorme ricchezza di personaggi che la sua fantasia
seppe elaborare, Jane, attingendo dall'esperienza personale, ambientò i suoi
libri nel piccolo mondo della nobiltà di campagna e della borghesia di
provincia, ritraendo, sempre dal punto di vista femminile, personaggi che ben
conosceva e dei quali coglieva sia il profilo psicologico che il comportamento
sociale.
Penultima di otto
figli, nacque a Steventon, nella contea dell'Hampshire, in Gran Bretagna, il 16
dicembre del 1775 e morì a Winchester nel 1817. Figlia di rettore di
parrocchia, Jane iniziò la sua educazione scolastica ad Oxford e la proseguì
alla Abbey School di Reading e a soli undici anni la terminò, proseguendo la
sua istruzione in casa da autodidatta, dichiarando in seguito con umiltà e
modestia: «Posso vantarmi di essere la donna più ignorante e meno istruita che
abbia osato diventare scrittrice.»
La vita di Jane
si svolse tutta fra le pareti domestiche, in un legame molto stretto con
Cassandra, la sorella maggiore, che costituì anche la fonte più ricca e
attendibile di notizie sulla scrittrice. Le due sorelle furono entrambe vicine
al matrimonio ma il fidanzato di Cassandra fu assassinato mentre quello di Jane
morì prima di poter coronare il loro sogno d'amore. Dopo questi due drammatici
episodi, le due sorelle non si sposarono e vissero sempre insieme, scrivendosi
regolarmente lettere durante i periodi di separazione, molte delle quali distrutte dalla stessa
Cassandra che se ne fece censore, per evitare che diventassero pubbliche.
Per Jane Austen
il successo letterario arrivò tardi; i suoi primi scritti, parodie in forme
letterarie, genere molto diffuso all'epoca, risalgono al periodo fra il 1787 e
il 1793, ma da vivente la Austen vide pubblicati solo quattro dei suoi
capolavori, in larga parte dedicati al matrimonio e all'amore. Il suo primo
romanzo "Buon senso e sensibilità" fu pubblicato nel 1811, mentre
"Orgoglio e pregiudizio" nel 1813. Seguirono quindi "Mansfiel
Park" ed "Emma".
Raggiunta la fama
sia in Inghilterra ( il principe reggente, il futuro Giorgio VI, in ognuna delle residenze regali aveva una
copia del romanzo "Emma"), sia all'estero, mentre componeva
"Abbazia di Noarthanger" e "Persuasione" (che,
faticosamente riuscì a completare), Jane contrasse una malattia inguaribile, il
morbo di Addison, e il 18 luglio del 1817, a soli quarantadue anni, si spense
tra le braccia della sorella Cassandra.
Il suo romanzo
più famoso e più amato dal pubblico di tutti i tempi, meritatamente considerato
un capolavoro, portato spesso anche sullo schermo al cinema e in televisione, è
"Orgoglio e pregiudizio", definito dall'autrice «Il mio unico figlio
adorato.»
Esso narra la
vicenda amorosa di due giovani divisi da incomprensioni dovuti ai preconcetti e
ai pregiudizi dell'ambiente provinciale nel quale vivono.
Ai tempi della
Austen le fanciulle venivano educate esclusivamente nella prospettiva del
matrimonio, al quale dovevano arrivare caste, e una volta sposate, avevano
l'obbligo di garantire eredi, meglio se maschi, della cui educazione, però non
si occupavano direttamente. Dovevano sempre comportarsi secondo le norme del
galateo, vestire in modo consono al proprio stato sociale, saper ben conversare
ma evitare di parlare di politica e di religione, intrattenere gli ospiti
suonando il pianoforte; i loro compiti consistevano nella direzione della casa
e della servitù e nell'occupazione in opere caritatevoli. Inoltre poiché allora
l'Inghilterra sovente era in guerra, per convincere i pochi uomini rispettabili
al matrimonio, evitando così alle figlie l'onta e il peso del zitellaggio, i
genitori arrivavano ad offrire somme enormi in dote. L'amore e il matrimonio
non erano perciò libera scelta, ma soggiacevano, soprattutto per la donna, a un
fitto intrico di regole e convenzioni sociali sapientemente ritratti in tutta
l'opera della Austen. In "Orgoglio e pregiudizio" l'autrice volle
sottolineare quali fossero le vere caratteristiche necessarie a garantire la
riuscita di un matrimonio e come la nobiltà si rivelasse più nel comportamento
che nell'educazione.
«Attraverso la
fine descrizione psicologica, ma anche con acuta ironia, delle passioni e delle
avventure dei protagonisti della vicenda (Elizabeth Bennet, intelligente,
sagace e razionale, Fitzwilliam Darcy, ricco e bello, ma anche snob e
altezzoso, Charles Bingley gentile ed affabile, Jane Bennet, dolce e
affettuosa, i coniugi Bennett, mal assortiti, la moglie poco intelligente ed
ossessionata solo dal desiderio di maritare le figlie, Collins, l'arrampicatore
sociale, lady De Bourgh, zia di Darcy, snob come il nipote e convinta che la
sua condizione privilegiata le consenta di poter giudicare tutto e tutti, e
così via con tutti gli altri attori della storia), la Austen seppe consegnare
alla letteratura universale una galleria di personaggi che, in ogni palpito,
angoscia, comportamento, osservazione, in un'incredibile varietà di sfumature,
si rivelano ancora oggi straordinariamente attuali.»
(dal libro “Donna non sol ma torna musa all'arte”
di Francesca Santucci, Edizioni IL FOGLIO, II edizione novembre 2003)
Orgoglio e pregiudizio, il romanzo
più famoso di Jane Austen
«È verità
universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio
debba essere in cerca di moglie.»
Il romanzo ha come temi principali l'orgoglio di classe del signor Darcy e il pregiudizio di Elizabeth Bennet nei confronti di quest'ultimo. La trama si concentra sulle vicende della famiglia Bennet, composta dai signori Bennet e dalle loro cinque figlie: Jane, Elizabeth (per gli amici Lizzy), Mary, Catherine (detta anche Kitty) e Lydia. L'obiettivo rimasto alla signora Bennet, vista la mancanza di un figlio maschio che possa ereditare la loro tenuta di Longbourn nell'Hertfordshire, è quello di vedere sposata almeno una delle sue figlie prima possibile. La signora Bennet è una donna frivola mentre il signor Bennet è un uomo intelligente, sarcastico e imprevedibile. È tuttavia affezionato a Jane e soprattutto a Elizabeth, ragazza di carattere assennato e ragionevole.
Quando un ricco
scapolo, il signor Bingley, si trasferisce a Netherfield, una tenuta in affitto
nelle vicinanze, la signora Bennet freme affinché le figlie gli vengano
presentate quanto prima. Il primo incontro ha luogo durante il ballo dato da
Sir Lucas, vicino di casa dei Bennet, dove la famiglia viene presentata al
signor Bingley, alle sue sorelle e al misterioso signor Darcy. Bingley è
cortese e socievole, mentre Darcy e le sorelle di Bingley rimangono in disparte
gran parte della sera passando il tempo fra loro. Durante il ballo
Elizabeth viene definita da Darcy "Appena passabile ma non abbastanza
bella da tentarmi". Elizabeth lo sente e pur mostrando ironia per
l'accaduto, lo prende in antipatia. Il signor Bingley e Jane, invece ballano
tutta la sera con gran diletto.
Jane va in visita
a Netherfield per un tè con la signorina Bingley. Spinta dalla madre, Jane va a
cavallo a Netherfield e viene sorpresa da un temporale che le vale un serio
raffreddore, costringendola a trattenersi presso i Bingley per qualche giorno,
proprio come sua madre aveva architettato, negandole la carrozza. Elizabeth va
a trovarla e rimane ospite a Netherfierld per prendersi cura della sorella.
Darcy ha quindi l'occasione di approfondire la conoscenza con lei e di
scoprirsene, suo malgrado, affascinato. Questa situazione esacerba i rapporti
fra Elizabeth e la signorina Bingley che progetta di conquistare Darcy.
Nel frattempo Longbourn viene sconvolta da un nuovo arrivo: il signor Collins, cugino delle ragazze nonché pastore. William Collins è il legittimo erede di Longbourn e spera di poter sposare una delle figlie dei Bennet. La sua inevitabile scelta ricade immediatamente su Jane, la più bella. Il signor Collins viene ben presto informato dalla signora Bennet che Jane sarà presto fidanzata e che pertanto la sua scelta dovrebbe ricadere su Elizabeth.
Le sorelle Bennet si recano spesso, per trovare la zia, alla vicina Meryton e qui un giorno hanno modo di conoscere l'affascinante signor Wickham, che dichiara di conoscere da tempo Darcy e di aver vissuto con lui a lungo durante l'infanzia, ma che è stato trattato così malamente che ora i loro rapporti sono pessimi. Wickham racconta a Elizabeth del comportamento oltraggioso avuto da Darcy nei suoi confronti, e lei prende subito le parti di Wickham, sentendosene un pochino attratta.
Nel frattempo Longbourn viene sconvolta da un nuovo arrivo: il signor Collins, cugino delle ragazze nonché pastore. William Collins è il legittimo erede di Longbourn e spera di poter sposare una delle figlie dei Bennet. La sua inevitabile scelta ricade immediatamente su Jane, la più bella. Il signor Collins viene ben presto informato dalla signora Bennet che Jane sarà presto fidanzata e che pertanto la sua scelta dovrebbe ricadere su Elizabeth.
Le sorelle Bennet si recano spesso, per trovare la zia, alla vicina Meryton e qui un giorno hanno modo di conoscere l'affascinante signor Wickham, che dichiara di conoscere da tempo Darcy e di aver vissuto con lui a lungo durante l'infanzia, ma che è stato trattato così malamente che ora i loro rapporti sono pessimi. Wickham racconta a Elizabeth del comportamento oltraggioso avuto da Darcy nei suoi confronti, e lei prende subito le parti di Wickham, sentendosene un pochino attratta.
Il signor Bingley
organizza un ballo a Netherfield, come promesso alle sorelle Bennet. Il suo
trasporto nei riguardi di Jane è visibile, tanto che la società locale dà il
loro matrimonio per certo. Il signor Darcy si convince tuttavia che Jane non
sia realmente innamorata dell'amico. Inoltre nota la proverbiale frivolezza di
Catherine e Lydia e l'incapacità di mantenere il dovuto contegno dei
signori Bennet. Pertanto si convince che la cosa migliore per Bingley sia
lasciare Netherfield al più presto. Nel frattempo il signor Collins si getta in
una corte sfrenata, che culmina con la richiesta della mano della secondogenita
Bennet, la quale rifiuta categoricamente nonostante le rimostranze della madre.
Il signor Collins, deciso a tornare a casa con una moglie, sceglie di
sposare Charlotte Lucas, la migliore amica di Elizabeth.
Dopo la partenza
di Bingley e la chiusura di Netherfield, Jane riceve l'invito degli amati zii a
Londra e lo accetta, mentre Elizabeth parte per Rosings, nel Kent, in visita ai
signori Collins. Lady Catherine De Bourgh, protettrice e vicina del signor
Collins, è la zia di Darcy, il quale si trova ospite nella sua tenuta. Durante
la sua permanenza Elizabeth si imbatte spesso in Darcy, il quale alla fine
capitola e le dichiara il suo amore, non privo del suo famoso orgoglio e
con la convinzione che verrà accettato. Elizabeth, che lo rifiuta
categoricamente, dichiara che mai potrebbe sposare colui che è stato la causa
della rovina sia di Wickham che della sua cara sorella Jane. Il giorno
successivo Darcy le scrive una lettera di chiarimento in cui la informa di aver
agito senza sospettare i sentimenti di Jane per Bingley e si dilunga a spiegare
la sua situazione con il signor Wickham. Pare infatti che quest'ultimo, non
soltanto sia per fama un truffatore, ma abbia anche cercato di circuire la
sorella del signor Darcy, Georgiana, per approfittare delle 30000 sterline di
dote della ragazza.
Elizabeth è talmente sorpresa dalla lettera, che comincia a mutare i suoi sentimenti per Darcy. Elizabeth e Darcy, ognuno turbato dopo questi fatti, ripartono ben presto per le rispettive dimore. Dopo alcune settimane trascorse a Longbourn, Lizzy, con l'intento di distrarsi dai sui pensieri per Darcy, riparte con gli zii londinesi per un viaggio di piacere nel Derbyshire, durante il quale si trovano vicino a Pemberley, l'abitazione di Darcy. Convinta che il padrone non sia in casa, Elizabeth acconsente con grande interesse a visitare la tenuta. Durante la visita incontra però proprio il signor Darcy rientrato prima del tempo. Darcy è sorpreso, Elizabeth imbarazzata. Tuttavia nota che i modi di lui sono molto mutati, sembra essere socievole e gentile. Le fa conoscere sua sorella e la invita a cena con i signori Gardiner, gli zii di Elizabeth, nonostante durante la sua dichiarazione avesse espresso grandi riserve sulle origini umili della sua famiglia. Prima che Elizabeth e i Gardiner possano recarsi a cena, Elizabeth viene raggiunta da una pessima notizia: Lydia, che era in vacanza, ospite del colonnello Forster e sua moglie a Brighton, è scappata con Wickham che pare non abbia intenzione di sposarla. Elizabeth rientra a Longbourn di fretta scusandosi con Darcy. La situazione scandalosa provocata da Wickham e Lydia viene messa a tacere con un matrimonio di convenienza, dopo un periodo durante il quale né Lydia né Wickham possono essere rintracciati. Qualche tempo più tardi Elizabeth viene a sapere da Lydia, e poi da sua zia Gardiner, che il signor Darcy è l'artefice del matrimonio. La zia la informa infatti che Wickham è stato profumatamente pagato per sposare Lydia.
Bingley, insieme a Darcy, va in visita a Longbourn e pochi giorni dopo chiede la mano di Jane che l'accetta. Elizabeth, oltre al senso di gratitudine, si è ormai resa conto di provare dell'amore nei confronti di Darcy che tuttavia non si ripropone. Elizabeth viene sorpresa da una visita improvvisa di Lady Catherine De Bourgh. La protettrice dei Collins vuole sapere se si è promessa al nipote e le chiede di promettere solennemente che mai si congiungerà in matrimonio con il signor Darcy in quanto aspira ad un matrimonio del nipote con sua figlia. Elizabeth rifiuta di promettere alcunché. Darcy, che viene a sapere dell'accaduto, comprende che Elizabeth nutre qualcosa di nuovo per lui.
Elizabeth è talmente sorpresa dalla lettera, che comincia a mutare i suoi sentimenti per Darcy. Elizabeth e Darcy, ognuno turbato dopo questi fatti, ripartono ben presto per le rispettive dimore. Dopo alcune settimane trascorse a Longbourn, Lizzy, con l'intento di distrarsi dai sui pensieri per Darcy, riparte con gli zii londinesi per un viaggio di piacere nel Derbyshire, durante il quale si trovano vicino a Pemberley, l'abitazione di Darcy. Convinta che il padrone non sia in casa, Elizabeth acconsente con grande interesse a visitare la tenuta. Durante la visita incontra però proprio il signor Darcy rientrato prima del tempo. Darcy è sorpreso, Elizabeth imbarazzata. Tuttavia nota che i modi di lui sono molto mutati, sembra essere socievole e gentile. Le fa conoscere sua sorella e la invita a cena con i signori Gardiner, gli zii di Elizabeth, nonostante durante la sua dichiarazione avesse espresso grandi riserve sulle origini umili della sua famiglia. Prima che Elizabeth e i Gardiner possano recarsi a cena, Elizabeth viene raggiunta da una pessima notizia: Lydia, che era in vacanza, ospite del colonnello Forster e sua moglie a Brighton, è scappata con Wickham che pare non abbia intenzione di sposarla. Elizabeth rientra a Longbourn di fretta scusandosi con Darcy. La situazione scandalosa provocata da Wickham e Lydia viene messa a tacere con un matrimonio di convenienza, dopo un periodo durante il quale né Lydia né Wickham possono essere rintracciati. Qualche tempo più tardi Elizabeth viene a sapere da Lydia, e poi da sua zia Gardiner, che il signor Darcy è l'artefice del matrimonio. La zia la informa infatti che Wickham è stato profumatamente pagato per sposare Lydia.
Bingley, insieme a Darcy, va in visita a Longbourn e pochi giorni dopo chiede la mano di Jane che l'accetta. Elizabeth, oltre al senso di gratitudine, si è ormai resa conto di provare dell'amore nei confronti di Darcy che tuttavia non si ripropone. Elizabeth viene sorpresa da una visita improvvisa di Lady Catherine De Bourgh. La protettrice dei Collins vuole sapere se si è promessa al nipote e le chiede di promettere solennemente che mai si congiungerà in matrimonio con il signor Darcy in quanto aspira ad un matrimonio del nipote con sua figlia. Elizabeth rifiuta di promettere alcunché. Darcy, che viene a sapere dell'accaduto, comprende che Elizabeth nutre qualcosa di nuovo per lui.
Il giorno
successivo Darcy, in visita con l'amico Bingley presso i Bennet, si ripropone a
Elizabeth che accetta con piacere, mostrandosi più innamorata che mai.
Nell'epilogo abbiamo la situazione generale dei personaggi che più hanno
influito sulla storia.
Personaggi principali
*
Elizabeth Bennet: protagonista femminile del romanzo, giovane
ragazza intelligente e brillante. Non ancora ventunenne, è capace di
scandalizzare con la sua impertinenza e di godere della comicità delle cose
grazie all'ironia e alle battute taglienti.
* Jane Bennet: primogenita della famiglia Bennet è ovunque ammirata per la sua bellezza e stimata per la dolcezza e la bontà del suo carattere.
* Jane Bennet: primogenita della famiglia Bennet è ovunque ammirata per la sua bellezza e stimata per la dolcezza e la bontà del suo carattere.
* Fitzwilliam Darcy: ricco
gentiluomo, con una rendita di oltre 10000 sterline l'anno, è proprietario
dell'immensa tenuta di Pemberley nel Derbyshire. Dal carattere sprezzante e
orgoglioso, è però un amico fedele e un uomo onesto con alti principi morali.
* Signor Bennet: gentiluomo flemmatico e indolente di Longbourn. Molto simpatico ma impertinente e disilluso nei confronti del genere umano. Nonostante ammetta di non essersi occupato sufficientemente delle sue figlie, è particolarmente legato ad Elizabeth.
* Signora Bennet: donna sciocca ed invadente. La sua unione col Signor Bennet non le concede molte gioie, così riversa il suo impegno nel tentativo di trovare marito alle figlie, mettendo in mostra la meschinità del proprio carattere.
* Signor Bennet: gentiluomo flemmatico e indolente di Longbourn. Molto simpatico ma impertinente e disilluso nei confronti del genere umano. Nonostante ammetta di non essersi occupato sufficientemente delle sue figlie, è particolarmente legato ad Elizabeth.
* Signora Bennet: donna sciocca ed invadente. La sua unione col Signor Bennet non le concede molte gioie, così riversa il suo impegno nel tentativo di trovare marito alle figlie, mettendo in mostra la meschinità del proprio carattere.
* Charles
Bingley: ricco gentiluomo con una rendita di oltre 5000 sterline l'anno
che affitta la tenuta di Netherfield. Nonostante la posizione sociale che
ricopre, ha un carattere schietto e amichevole che gli procura, ovunque vada,
immediate simpatie.
* George
Wickham: pur essendo di umili origini, è amico d'infanzia
di Darcy, del cui padre aveva catturato la simpatia. Crescendo i due uomini si
allontanano irrimediabilmente e Wickham, uomo dall'aspetto piacevole e
affascinante, diventa soldato nella milizia di istanza a Meryton.
* Lydia Bennet: ultima per
età delle sorelle Bennet, è estremamente viziata dalla madre e si comporta da
civetta. La sua sconsideratezza mette in imbarazzo le due sorelle maggiori e,
approfittando dell'eccessiva indulgenza dei genitori, fugge con Wickham che
solo in seguito sposerà per intervento della famiglia Bennet e di Darcy.
* Mary Bennet: terza delle
sorelle Bennet, è priva di doti naturali, fisiche o intellettuali, riversando
così tutto il suo tempo negli studi che però la rendono una persona pedante e
saccente.
* Catherine Bennet: detta anche Kitty, ha due anni più della sorella minore Lydia di cui è succube a causa di una mancanza di personalità che la rende scialba.
* Catherine Bennet: detta anche Kitty, ha due anni più della sorella minore Lydia di cui è succube a causa di una mancanza di personalità che la rende scialba.
* William
Collins: cugino del Signor Bennet che alla sua morte
erediterà la tenuta di Longbourn. Rettore del beneficio ecclesiastico di Lady
Catherine de Bourgh, la sua scarsa intelligenza e debolezza di carattere lo
portano a venerare la sua patronessa e al contempo a mantenere un alto sentire
di sè. Jane Austen lo descrive come "un misto di superbia e servilismo, di
boria e di bassa umiltà".
* Charlotte
Lucas: amica di Elizabeth, è bruttina e senza mezzi
finanziari il che, a ventisette anni, la condannano alla nomina di zitella.
Altri personaggi
* Caroline Bingley: sorella di Charles Bingley, è molto snob e spera di riuscire a sposare Darcy. Disprezza tutti quelli al di sotto del suo rango, specialmente la famiglia Bennet e in particolare la secondogenita delle sorelle, di cui è particolarmente invidiosa per la preferenza che Darcy mostra verso di essa.
* Louisa Hurst: sorella di
Charles Bingley, altezzosa quanto la sorella Caroline, è sposata col Signor
Hurst.
* Georgiana Darcy: sorella minore
di Darcy. Sedicenne, ha modi di fare semplici e cortesi uniti a una profonda
timidezza. Inoltre è molto abile nel suonare il pianoforte.
* Lady Catherine de Bourgh: aristocratica zia di Darcy, è una donna altera e autoritaria. Patronessa del Signor Collins, non conosce affabilità che possa far dimenticare l'inferiorità sociale ai suoi interlocutori. Ha un'unica figlia, Anne, che desidera si sposi col nipote Darcy.
* Lady Catherine de Bourgh: aristocratica zia di Darcy, è una donna altera e autoritaria. Patronessa del Signor Collins, non conosce affabilità che possa far dimenticare l'inferiorità sociale ai suoi interlocutori. Ha un'unica figlia, Anne, che desidera si sposi col nipote Darcy.
* Signor Hurst: gentiluomo
insipido e superficiale. Non si interessa del prossimo o di ciò che lo circonda
avendo come uniche preoccupazioni il divertimento, il bere e il cibo.
* Anne de Bourgh: figlia di Lady Catherine de Bourgh, è una giovane insignificante dall'aspetto pallido e gracile. Parla pochissimo e vive succube del carattere forte della madre. Nonostante le aspettative della madre, non mostra alcun interesse per Darcy.
* Colonnello Fitzwilliam: cugino di Darcy di circa 30 anni. Non particolarmente bello ha però un comportamento da gentiluomo e un dialogo piacevole ed educato.
* Signore e Signora Gardiner: fratello della Signora Bennet e sua moglie. Sono molto sensibili e ben educati nonostante siano di umili origini. Molto legati a Elizabeth e Jane, trascorreranno una vacanza con la prima nelle contee del nord e ospiteranno la seconda a Londra nella loro casa di Cheapside. Inoltre, intervengono in soccorso dei Bennet aiutandoli nel favorire le nozze tra Lydia e Wickham.
* Anne de Bourgh: figlia di Lady Catherine de Bourgh, è una giovane insignificante dall'aspetto pallido e gracile. Parla pochissimo e vive succube del carattere forte della madre. Nonostante le aspettative della madre, non mostra alcun interesse per Darcy.
* Colonnello Fitzwilliam: cugino di Darcy di circa 30 anni. Non particolarmente bello ha però un comportamento da gentiluomo e un dialogo piacevole ed educato.
* Signore e Signora Gardiner: fratello della Signora Bennet e sua moglie. Sono molto sensibili e ben educati nonostante siano di umili origini. Molto legati a Elizabeth e Jane, trascorreranno una vacanza con la prima nelle contee del nord e ospiteranno la seconda a Londra nella loro casa di Cheapside. Inoltre, intervengono in soccorso dei Bennet aiutandoli nel favorire le nozze tra Lydia e Wickham.
* Signora
Philips: sorella del Signor Gardiner e della Signora Bennet, è per
carattere più simile a quest'ultima. Vive a Meryton, vicino Longbourn, e spesso
le sue nipoti le fanno visita sperando di incontrare gli ufficiali dell'esercito
che è di stanza proprio nella cittadina.
* Sir William
Lucas: vicino dei Bennet e padre di Charlotte. Uomo affabile ma non
particolarmente brillante, si impressiona facilmente davanti a persone di rango
elevato e vive nel ricordo della sua presentazione a Corte avvenuta molti anni
prima.
* Maria Lucas: figlia
sempliciotta di Sir Lucas e sorella di Charlotte, accompagnerà Elizabeth nel
Kent a trovare i coniugi Collins.
Eufemia Griffo
Nessun commento:
Posta un commento