Pater
Tu stai
camminando coi miei passi,
ti chini
con le mie spalle,
muovi le
mani e il capo, si prolunga
nella mia
la tua vita,
la tua
vita autunnale.
Scopro in
me la presenza di mio padre, in me rivive
l’impronta
della sua figura,
quel modo
di girarsi, di gestire,
delicate
minute le ossa del cranio.
È segno
indubitabile: s’annuncia
la
stagione dolente, figlio padre.
Fatti
cuore, il commiato
è vicino,
non essere impaziente.
(Vico
Faggi, 1922-2010)
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