Opera di Margarita Sikorskaia |
A mio padre
Se mi
tornassi questa sera accanto
lungo la
via dove scende l’ombra
azzurra
già che sembra primavera,
per dirti
quanto è buio il mondo e come
ai nostri
sogni in libertà s’accenda
di
speranze di poveri di cielo
io
troverei un pianto da bambino
neri come
le rondini del mare.
Mi
basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo
vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla
terra è un’ombra la memoria
della tua
voce che diceva ai figli:
– Com’è
bella la notte e com’è buona
ad amarci
così con l’aria in piena
fin dentro
al sonno – Tu vedevi il mondo
nel
plenilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini
incamminati verso l’alba.
(Alfonso Gatto, da La storia delle vittime, 1945)
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