Ecco una nuova recensione che la Professoressa Anna Giordano ha dedicato alla più
recente raccolta di racconti di Laura
Vargiu, giovane scrittrice e poetessa sarda.
I luoghi vissuti
Un
proverbio popolare dice che chi viaggia ha molto da raccontare, e conoscere
nuove realtà è una forma di costruzione della vita in forma ciclica, che
ricalca l’andamento dell’esistenza umana fatta di nascita, crescita interiore,
morte. Un percorso che l’autrice ha inteso rappresentare con le sue piccole
storie che a loro volta raccontano il suo viaggio interiorizzato, meditato e
sviluppato su terre bagnate dal Mediterraneo, luoghi di incanto.
Leggere
avventure, sogni di viaggi è sempre un’avvincente emozione, in cui riemergono occasioni
che consentono di poter scoprire mondi e popoli diversi. Viaggi - Racconti Mediterranei di Laura Vargiu è una raccolta di
varie ed originali storie che di volta in volta si leggono e si sviluppano,
progrediscono di una forza e di una intensità sempre più profonda sia
stilisticamente che emotivamente. Nel testo sembra che i luoghi siano occasioni
per esprimere sofferenze, malinconie, desideri, illusioni che rimangono fermi
nella memoria del lettore, come l’autrice intende trasmettere, consegnare. Nel
corso della lettura dei vari racconti, si è sempre più certi che, nell’attesa
di una possibile evoluzione delle situazioni descritte, verso una ricerca di una
nuova condizione di vita e di un possibile riscatto, ciò non accade. Spesso
sono storie tristi e pregne di malinconia, nella attesa e nel desiderio dei
protagonisti di serenità e di pace. Nell’incipit del primo racconto si
evidenzia il leitmotiv che pervade le altre
storie, è quella sorta di sofferenza dell’animo umano che si identifica nella
natura e in tutto ciò che la circonda: Una pioggia malinconica e intermittente era
caduta durante le prime ore della mattina e la sabbia era ancora bagnata. È un filo rosso che si insinua nel pensiero del lettore, è come un accoramento
che i vari racconti gli trasmettono, come laconici flash emotivi che emozionano
e travolgono l’animo, sempre verso più
liete scoperte.
Il
desiderio del proprio paese di origine è il sentimento primario che domina il
cuore dell’emigrante e che diviene un sogno struggente.La nostalgia del luogo
natio pervade i pensieri, le meditazioni dei personaggi che non si confondono
con i viaggiatori. I turisti contemplano il luogo visitato, i protagonisti di
queste storie meditano il luogo vissuto.
Molto
piacevole e scorrevole è il racconto che rievoca il ricordo di un padre
viaggiatore sempre pronto a prendere l’ormai
logora valigia di cuoio marrone che da ogni viaggio ritornava ricolma, oltre
che di camicie e calzini sporchi stipati alla rinfusa, anche di emozioni,
ricordi e, soprattutto, nuovi progetti di partenze.
Viaggi
della speranza, viaggi imposti, viaggi che descrivono altri luoghi, altri
popoli, altre culture del Mediterraneo, sono racconti che rappresentano viaggi
immaginari nella cruda realtà; sono piccole
grandi storie raffinate e di pacata tristezza che struggono il cuore; pregne di
intensità emotiva che si esprime in descrizioni e visioni di situazioni e
condizioni reali e fantastiche che assorbono l’attenzione del lettore e
stimolano la sua curiosità sollecitando la sua fantasia.
Racconti
da leggere e rileggere per scoprire sempre di più i luoghi della coscienza,
della meditazione dei protagonisti ed anche la propria.
Anna
Giordano
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