venerdì 20 aprile 2018

I RACCONTI DI VENERdì – Anna Vitale



Stella e Raggio di Sole

Un giorno la Luna incontrò una stella che si era smarrita. Aveva perso la sua luce e non riusciva a stare nella notte. La Luna le chiese come mai si fosse persa.
Allora Stella le raccontò di come un dì, all' improvviso, fosse stata attratta da un bagliore magico che, misteriosamente, la attirava a sé.  Era seducente, caldo e rassicurante e lei, stanca delle fredde luci notturne, si lasciò condurre da quel raggio di speranza. Lo seguì, fidandosi del suo istinto e delle sensazioni positive che esso le infondeva. Camminarono insieme per un lungo tratto. Durante il tragitto il raggio e la stella si conobbero ed ebbero modo di apprezzare l’uno le qualità dell'altra. Il raggio vedeva la dolcezza e la voglia di brillare della stella. La stella percepiva la tenerezza e l' insicurezza del raggio. Il raggio le raccontava della sua esistenza, dei molti cambiamenti che aveva dovuto affrontare nella vita, delle paure irrazionali e delle perdite subite. Sapeva anche farla sorridere e, stranamente, riusciva a penetrare col suo sguardo nel suo involucro mettendo a nudo la sua anima. Ma non si sentiva a disagio per questo, anzi, era felice di scoprire un nuovo lato della sua essenza. Anche Stella riusciva a guardare dentro al raggio e ad intuirne le emozioni e le fragilità , lasciandolo sbalordito di questa abilità. Cammin facendo si ritrovarono per mano. Il raggio, impaurito da quel contatto, indietreggiò lasciando la stella sconcertata.
“Perché hai lasciato la mia mano?”, chiese lei.
“Sei così fredda e delicata che ho paura di bruciarti”, disse lui. Poi, avendo intuito che Stella lo avrebbe seguito ovunque, aggiunse: “Io non sono solo come te. Io sto con altri raggi e dove vado io tu non puoi venire. Ti bruceresti.”
La stella provò un dolore sordo e lacerante. La sensazione di doversi staccare da qualcosa di così complementare a lei la fece sentire di nuovo sola.
Poi il raggio provò ad abbracciarla piano, delicatamente, per provare a sentire ancora quella sensazione di amorevole illusione. Si bearono per pochi istanti di quel sogno, poi lui si staccò e le sussurrò:
“Vedi... laggiù... altri raggi come me. Io vado lì.”
La stella capì che lui era un raggio di sole e non poteva andare con lui. Le loro nature erano troppo diverse. Ma ormai si era persa e non sapeva nemmeno se voleva ritrovare la strada di casa perché aveva conosciuto un calore mai provato prima. Dopo essersi allontanata dal raggio di sole, errò per molto tempo da sola, seguendo da lontano quella luce e quel calore. Non lo perdeva mai di vista; era il suo riferimento in un universo di solitudine. Sapeva che le altre stelle la cercavano ma lei preferiva restarsene lì, ai margini, tra la notte e il giorno.
Anche il raggio di sole la osservava da lontano sperando che non si avvicinasse troppo a lui. Era bravo a vegliare su di lei con discrezione. In cuor suo sperava che ritrovasse la strada di casa e la gioia di brillare nella notte. La stella invece trascorreva il suo tempo a contemplare il raggio di sole che sembrava felice di ciò che era. Sembrava...
Una volta lui le aveva rivelato che, pur amando ciò che era e ciò che aveva, avrebbe voluto essere un raggio unico che potesse bastare a se stesso, libero da vincoli e responsabilità. Non era facile essere un raggio di Sole.
Ah, se solo avessero potuto essere liberi insieme!
La Luna ascoltò la triste storia di Stella e poi, con fare materno, prese la sua mano e le disse:
“Sei un astro fortunato, piccola stella! Hai conosciuto l'amore e il suo calore e ora credi che questo non ti basti per andare avanti. Invece devi far tesoro di questo dono e usarlo per infondere energia a chi ti sta accanto. Devi tornare nel tuo cielo e brillare della tua luce con la forza e il calore che hai ricevuto dal raggio di sole. L' amore e la gioia che hai sperimentato, anche se per poco tempo, non li devi tenere per te perché, se lo farai, presto si esauriranno. Se invece li alimenterai donandoli agli altri, questi non si esauriranno mai e il raggio di sole vivrà con te per sempre.”
Queste parole fecero improvvisa chiarezza nel cuore di Stella che non faceva che chiedersi che senso avesse avuto l’incontro con Raggio di Sole. Prima di tornare a casa, però, Stella chiese a Madre Luna:
“E Raggio di Sole? Che ne sarà di lui? Se non mi vedrà più si preoccuperà per me.”
Madre Luna sorridendo la rassicurò:
“Raggio di Sole sarà felice per te sapendoti più forte. A volte l’amore è anche questo: appartenersi senza cercarsi, sapersi vicini senza toccarsi.”
Stella si incamminò con Luna per un tratto di strada, poi, ritrovata la strada di casa e la fiducia in sé stessa, vi si avviò. 
Raggio di Sole percepì immediatamente che qualcosa era cambiato attorno a sé e sorrise tristemente guardando alla Luna.

Con delicatezza e particolare sensibilità, Anna Vitale ci regala una fiaba sull’amore che racchiude un insegnamento davvero prezioso: l’amore disinteressato, incondizionato, è l’amore più profondo e più “difficile”, forse è il solo amore autentico.
Stella e Raggio di Sole rappresentano l’egoismo, l’altruismo e le mille e mille sensazioni e sfumature che proviamo tutti noi quando proviamo per qualcuno un sentimento che inizia ad andare oltre l’amicizia.
Anna Vitale ci rende subito partecipi della storia con dialoghi illuminanti, mai banali, intensi. La sua scrittura è colma di bravura artistica e di sapienza di vita, e ci offre un “mix” particolarmente godibile.

Per contattare l’autrice: annavita74@gmail.com

Scrivi racconti brevi? Questo è il concorso giusto per te. Leggi il bando del concorso

Per le tue poesie c'è Lunedì Poesia




Nessun commento:

Posta un commento