giovedì 23 maggio 2013

Ad Agropoli le Giornate Nazionali dei Castelli – XV Edizione 25/26 maggio 2013




Sabato 25 maggio
Agropoli
Castello Angioino-Aragonese
dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 19,00
Visite guidate gratuite a cura della Cooperativa Sociale MUSE
Prenotazione obbligatoria al 3280592722

ore 18,00
Da Napoli al Cilento: le famiglie nobili nei castelli, nei palazzi e nelle chiese in età medievale e moderna

Curatore e moderatore
ANTONIO CAPANO
Delegato Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania

Saluti
FRANCESCO ALFIERI
Sindaco di Agropoli

FRANCESCO CRISPINO
Assessore alle Politiche per l’Identità Culturale del Comune di Agropoli

FABIO PIGNATELLI
Consiglio Direttivo Nazionale Istituto Italiano dei Castelli

Interventi e relazioni
MILENA ESPOSITO
Presidente dell’Associazione «Gli Occhi di Argo»

GIOVANNA CHIRICO
“Compagnia del Mistero”
Letture di brani tratti dal saggio
“La decima musa del Parnaso Maria de Cardona”
di Emilio Sarli

PASQUALE FERNANDO GIULIANI MAZZEI
Relazione su «I Marchesi Filomarino tra Napoli, Roccadaspide e il Cilento»

MARIA ANTONIETTA COMITE
Presidente FIDAPA – Sez. di Agropoli

LUCIANA CAPO
FIDAPA - Sez. di Agropoli
Illustrazione dei dialoghi scritti da Antonio Capano sulle vicende di Ferrante Sanseverino e Isabella Villamarino

ELVIRA LOBASCIO MILANO
Presidente AUSER – Sez. di Agropoli
Lettura dei dialoghi a cura di Silvana Liguori – Mariano Barilali – Domenico Rizzo – Vitaliano Esposito

FRANCESCO SANSEVERINO dei Baroni di Marcellinara
Relazione su «I Sanseverino dalla Campania alla Calabria tra il Medioevo e l’Età moderna»

PASQUALE CAPANO
Presidente Ass. Culturale «Photo Art Community» - Agropoli
Documentazione fotografica sui palazzi della nobiltà e dell’aristocrazia nel Cilento



mercoledì 22 maggio 2013

Dai la massima visibilità ai tuoi racconti!




È indetto il Concorso on line I RACCONTI DI VENER dì.
La partecipazione al Concorso è gratuita. Si partecipa con testi inediti a tema libero.
Solo per i racconti selezionati è previsto un contributo di euro 15,00.
I racconti selezionati verranno inseriti in questo blog, sia nell'home page sia in un'apposita sezione man mano arricchita con i testi di tutti i partecipanti.
Inoltre, ogni testo pubblicato riporterà una breve recensione critica a cura della redazione e il contatto e.mail dell'autore.
Ogni venerdì saranno inseriti nuovi racconti in questo blog e nel mese di ottobre 2013 tutti i racconti selezionati saranno pubblicati in un’antologia cartacea impreziosita da recensioni, commenti, immagini originali, testi dedicati, codice ISBN.
Non c’è nessun obbligo di acquisto dell’antologia I RACCONTI DI VENER dì.
Molte copie saranno inviate ad artisti, critici letterari, organizzatori di iniziative culturali, per dare ulteriore visibilità ai componimenti inseriti!

Per partecipare basta inviare a occhidiargo@hotmail.it  il proprio racconto (LUNGHEZZA MAX 3600 battute spazi inclusi) accompagnato dalla seguente dicitura:

“Dichiaro e garantisco che l’Opera (titolo dell'opera) è di mia creazione esclusiva e di averne la piena disponibilità, nonché la titolarità esclusiva di tutti i diritti alla stessa inerenti, autorizzo l’inserimento e l’uso di questa Opera su tutto il materiale divulgativo evidenziato nel bando 
I RACCONTI DI VENER dì(blog e antologia)”.
L'oggetto della e.mail deve essere: "I RACCONTI DI VENER dì".
Gli autori dei racconti scelti saranno contattati via e.mail.

Le opere inserite nei nostri Concorsi sono di proprietà degli autori.
Gli Occhi di Argo non può essere considerata responsabile di eventuali plagi o illiceità commesse dagli autori e per il concetto delle opere pubblicate. Gli autori sono titolari dei diritti sulle loro opere, fatte salve le nostre pubblicazioni per le quali non potranno richiedere alcun compenso.

lunedì 20 maggio 2013

«Libriamoci» di maggio: le foto


L’appuntamento di maggio di «Libriamoci» è stato incentrato su un’interessante relazione della dottoressa Luciana Capo, coadiuvata dal dottor Antonio Capano; entrambi hanno discusso, insieme a tutti i presenti, su «Kant e il rapporto tra filosofia e medicina nel XVIII secolo».

L’ultimo appuntamento, a giugno, con la rassegna «Sani Equi Libri», curata dalla dottoressa Anna Giordano e dal dottor Giuseppe Salzano, sarà dedicato a un classico della letteratura italiana contemporanea, «Cristo si è fermato a Eboli» d Carlo Levi; l’incontro chiuderà anche il ciclo di «Libriamoci» prima della pausa estiva.

Ecco le foto scattate lo scorso sabato presso il Centro d’Arte «Keramos» di Antonio e Andrea Guida.

















Lunedì Poesia - Monica Fiorentino




White rose – poesie haiku

_Senso
fragrante poesia di latte
la mia bocca


Cuore d’angelo
nei tuoi occhi_una rosa
la meraviglia


_Stanotte
la tua ennesima bugia
mi taglierà la gola


Per contattare l’autrice: angelo.dicarta@libero.it

La poesia breve di Monica Fiorentino continua ad aprirci ad un mondo di emozioni particolarmente ricco: immagini folgoranti, versi costruiti con un’ “apparente facilità” che è propria del bravo artista. L’accostamento poesia-latte, l’immagine della rosa negli occhi, la bugia capace di un gesto cruento: tre “brevi filmati” visionabili grazie a pochissimi versi, senza alcun bisogno di “accumulare” parole su parole.
Monica Fiorentino porta avanti un progetto artistico di ampio respiro, dedicato a trasmettere l’importanza della parola, ahinoi oggi dissipata in un’infinità di voci – vere e virtuali – che fanno della quantità motivo di vanto. Ad arginare questa ipocrisia, che fa molti più danni di quanto di solito crediamo, può e deve esserci la voce dell’artista, in particolare del poeta.
Lasciamoci quindi andare a queste immagini che non hanno bisogno del superfluo, per arrivarci; al contrario, è proprio l’assenza di ciò che non serve a far risaltare l’essenziale.


Della stessa autrice: da La cicogna dalle calze rosse

Scrivi poesie? Leggi il bando di Lunedì Poesia
Per i tuoi racconti, leggi qui il concorso adatto per te!

domenica 19 maggio 2013

Premio Letterario De Leo-Brontë 2013 - RISULTATI






 La Commissione giudicatrice del Premio suddetto, chiamata ad esprimere il proprio parere in merito alle 18 poesie, alle 12 lettere e agli 11 drabbles pervenuti si è espressa nel modo seguente:

  • Sono stati considerati finalisti e quindi pubblicabili nell’Antologia tutti gli elaborati pervenuti senza alcuna esclusione in quanto tutti qualitativamente validi.
  • Sono stati inclusi per il giudizio della Commissione e la pubblicazione nell’antologia anche gli elaborati pervenuti in lingua inglese, come espressamente enunciato nel Regolamento del Premio.
  • Pur essendo presenti nell’antologia, sono stati esclusi dall’attribuzione dei primi tre Premi di ogni sezione gli autori vincitori dell’edizione 2012.


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  • Le tre poesie vincitrici sono le seguenti:

  • 1^ classificata:    AMORE DI RUGGINE  di  Tiziana Tunzi   (Bari)

Motivazione: 
            La poesia, con un impatto immediato sul lettore, gioca sull’iterazione della parola ‘ruggine’, presente in tutte le strofe oltre che nel titolo, intesa a sottolineare il senso di inadempiuto e di finito che pervade Wuthering Heights. Ottima la suggestione, struggente l’espressione lirica.

Premio: Drammatizzazione BBC  2006 Jane Eyre
              Attestato di merito e segnalazione

  • 2^ classificata:    ‘si e’ fatta avanti’  di Francesco Sicilia    (Agropoli, SA)

Motivazione:
           Ispirata dalle parole di Charlotte, la poesia descrive con parole ammirate gli ultimi momenti della vita di Emily constatandone il coraggio e la forza di carattere. Il lessico misurato e l’alternarsi continuo del concetto ‘morte-vita’ contribuiscono a evidenziarne il messaggio quasi mistico.

Premio:  CD audio book romanzi di Charlotte Brontë
              Attestato di merito e segnalazione

  • 3^ classificata: NON TI LASCERO’ MAI  di Davide Lucarelli  (Fiano Romano, RM))
 
           Motivazione:
          Con tono cadenzato ed evocativo l’autore rievoca con efficacia attraverso le parole di una Catherine ormai fantasma l’atmosfera cupa e fredda della casa delle Heights. Particolarmente evidenziato nell’ultima strofa il filo invisibile che unisce ancora i due protagonisti anche dopo la morte di lei.

          Premio:  Segnalibro Brontë
                        Attestato di merito e segnalazione



  • Le tre lettere vincitrici sono le seguenti:

  • 1° classificato:  CARISSIMA CATHERINE  di Alessia Ranieri (Roma)

Motivazione:
 Il componimento epistolare traduce superbamente con la forza enfatica e passionale delle parole l’ipotetico appello di Heathcliff alla sua amata durante i tre anni d’assenza successivi alla fuga da Wuthering Heights. E’ un inedito ‘voler rompere il silenzio’ e va a suturare con particolare abilità narrativa il momento più oscuro e meno visitato del romanzo di Emily Brontë.
  

Premio: Drammatizzazione BBC 1978 Wuthering Heights
Attestato di merito e segnalazione

  • 2° classificato: CARISSIMA EMILY di Serena Gobbo  (S. Stino di Livenza – VE)

Motivazione:
Il tono intimo-confidenziale di una sorella che scrive all’altra mentre è da lei lontana caratterizza questa lettera di Charlotte ad Emily. Ricco di particolari della vita quotidiana a Haworth e a Stonegappe, accurato e minuzioso nelle descrizioni, il componimento epistolare si distingue per l’espressione fluida e la similarità nell’emulazione.

Premio:  CD Audiobook romanzi di Charlotte Brontë
Attestato di merito e segnalazione

  • 3° classificato: LETTERA A CHARLOTTE di  Aurora Bardi  (Majano – UD)

Motivazione:
Molto dolce ed empaticamente sentita, questa lettera si distingue per la semplicità con cui la giovane autrice si pone in linea con Charlotte dimostrando come le Brontë, in un mondo che sta perdendo ogni tipo di valori,  possano essere ancora vicine per modo di sentire ai giovani d’oggi con il loro messaggio.


Premio: Segnalibro Brontë
Attestato di merito e segnalazione


·         I tre drabbles vincitori sono i seguenti:

1° classificato:   VISIONE  di  Ivonne Defant  (Terlago, Trento)

Motivazione:
Il drabble, attraverso una minuziosa descrizione della cornice ambientale che circonda la protagonista, riesce a cogliere in maniera illuminata l’attimo di ispirazione di uno degli episodi di svolta di Wuthering Heights. Con un procedimento creativo tipico di Emily Brontë, la descrizione del reale filtrata attraverso il pensiero si rarefa elevandosi a visione per poi tornare ad arricchire con perizia i tratti distintivi dei vari personaggi.


2° classificato:    ANIMA VAGANTE di Angela D’Angelo (Ascea Marina - SA)

Motivazione:
L’autrice è riuscita a descrivere in maniera puntuale il nucleo emotivo di Wuthering Heights proponendolo con ritmo cadenzato e incalzante e servendosi di particolari suggestioni audio-visuali e gestuali. Determinante l’interrogativo finale.


3° classificato: IL BUIO CHE MI COMPLETA di Carola Boniotti  (Trezzo sull’Adda – MI)
Motivazione:
Il drabble fotografa con parole efficaci l’attimo della morte di Charlotte dando spazio al rimpianto per una vita travagliata e non del tutto vissuta. Con prosa lieve e toccante, il componimento risulta immediato ed evocativo.

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L’antologia ‘BRONTËANA’ può essere richiesta all’indirizzo di posta elettronica deleom@tiscali.it
Per informazioni sull'attività di Maddalena De Leo clicca qui

A «Caleidoscopio» gli strumenti musicali attraverso i secoli




Sarà tutta dedicata alle note del pentagramma la trasmissione settimanale sul sito internet www.radiopnr.it .
Nel «Caleidoscopio» che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 19 maggio, il conduttore Andrea Bobbio proporrà un excursus musicale con brani eseguiti sugli strumenti che hanno attraversati i secoli, come il salterio, l'arpa celtica e quella ottocentesca, il flauto, il liuto, la chitarra, la spinetta, il clavicembalo, l'organo, l violino, il pianoforte e tanti altri, fino ad arrivare all'orchestra nel suo insieme.
L'appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 21 maggio, sempre alle ore 20,30.

Nuova Radio Pieve – www.radiopnr.it (per l’ascolto cliccare su una delle icone “Live Streaming” in alto a sinistra)

Per contattare Andrea Bobbio: caleidoscopio07@libero.it 

sabato 18 maggio 2013

Premio Letterario Felix 2013 - “Lavoro precario = Vita precaria”




In occasione del Festival (virtuale) del Libro e delle Culture in Campania 2013, l’Associazione Felix Cultura, in collaborazione con la casa editrice Caracò, istituisce, per l’anno 2013, un concorso sul tema: «Il precariato come condizione sul lavoro e nella vita».

Partecipazione gratuita. Elaborati ammessi: romanzo breve, racconto singolo lungo, sillogi poetiche.

Per leggere il banco completo clicca qui

Associazione Felix Cultura
Via G. da Ravenna 22, Salerno - 84123 

venerdì 17 maggio 2013

Aurora Augello - Amelia Boil




Autrice: Aurora Augello
Titolo: Amelia Boil
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2013
In  copertina e nelle pagine interne: opere di Aurora Augello
Numero pagine: 64
Copertina: a colori cartoncino rigido brossurato
Formato: 11x18
Codice ISBN 978-88-97421-41-2
Prezzo di copertina euro 9,90
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: occhidiargo@hotmail.it
Per contattare l'autrice: auroraaugello@gmail.com

«Amelia Boil», romanzo breve della poliedrica artista siciliana Aurora Augello, racconta una storia d’amore particolare, sullo sfondo di una “normale” quotidianità che ci riguarda da vicino. Ecco un primo punto di forza dell’opera: il saper riconoscere il “lato speciale” della vita di ognuno di noi, prestando attenzione ai singoli segnali – gioiosi o amari che siano – che la vita ci fa giungere.
La lettura dei sei capitoli scorre piacevolmente, con leggerezza, anche quando vengono trattati aspetti oscuri, dolorosi. È una scrittura, quella di Aurora Augello, che procede sommando particolari: immagini, frasi pronunciate, gesti, flash-back, tutto viene presentato al lettore con cadenze particolarmente armoniche, frutto di una scrittura sapiente, misurata, sensibile.
Le due protagoniste si muovono in un ambiente urbano attraversato a varie ore del giorno, in vari contesti, con diversi tagli di luce. Anche se l’attenzione narrativa è focalizzata su pochissimi personaggi (solo due, sostanzialmente), aleggia una “moltitudine” di pensieri, sensazioni, emozioni; ad essa ci introducono le parole di David Grossman, tratte da «Qualcuno con cui correre», che aprono all’opera.
Opera che si chiude sul suono heavy-metal di una chitarra, suono che permette alla protagonista di richiamare dal passato la storia d’amore conclusa. Anche questo ci dice, «Amelia Boil»: viviamo su diversi piani di coscienza e di esperienza, per questo è necessario essere aperti alla “moltitudine”.

Francesco Sicilia

Vogliamo lastricare d’arte le strade di Agropoli!

Un Concorso per poesie dedicato al Cilento, al mito, agli elementi, a Selene e a Nettuno.
 
illustrazione di Maura Saviano (http://www.galassiaarte.it/Pittori/maura_saviano.html) - elaborazione GraficaMito

Le poesie selezionate al Concorso Keramos -realizzato grazie al Patrocinio del Comune di Agropoli- saranno riprodotte su ceramiche artistiche dal Maestro Antonio Guida e affisse permanentemente in un luogo molto suggestivo della nostra magnifica città di mare.

Tutti i poeti sono invitati -da Gli Occhi di Argo e dal Centro d’Arte Keramos- a partecipare con liriche che non superino gli otto versi da inviare a occhidiargo@hotmail.it entro il 1° giugno 2013.

Il Concorso Keramos si articola nelle seguenti sezioni:

 

- Sezione A : Poesia dedicate alla Dea Madre e/o al Mito Greco.

- Sezione B : Poesia dedicate al fuoco e/o alla terra.

- Sezione C : Poesia dedicate al mare e/o alla luna.

- Sezione D : Poesia dedicate al Cilento.

 

Per ogni sezione alla quale si partecipa è richiesto un contributo di € 10,00 da versare sul conto Postepay:

 

FRANCESCO SICILIA
numero carta: 4023 6006 4045 4684
Codice fiscale: SCLFNC69E19A091G

 

I RACCONTI DI VENER dì - Sandra Ludovici




21/12/2012

Autrice: Sandra Ludovici

(e-mail da NB 1732G – reperto catalogato 2177 a.d.)

Ciao Mà, ciao Pà,
lo so. Sento già il commento: “te l’avevamo detto, San!”
Me l’avevate detto, ma io credevo che… beh, lasciamo perdere. Eppure i primi tre giorni è stato tutto cosi bello che, a ripensarci, sento nel cuore un tepore d’amore cosi avvolgente, superlativo da non trovare le parole per descriverlo. Avreste dovuto essere qui, dico davvero.
Appena arrivati, solo il tempo per le solite formalità burocratiche alla reception dell’albergo; in men che non si dica, strizzati in due tute blu elettrico, super aderenti e super tecnologiche, ci siamo buttati a capofitto in un mare di neve bianca, abbagliante, seducente.
Rotolavamo sulla coperta di gelo come due scolaretti reduci dall’aver marinato la scuola. Avvinghiati in un solo corpo, un solo cuore, una sola anima, affogati nel mare denso dei nostri sguardi, privi di ogni ritegno, le labbra incollate in un bacio senza respiro, fusi nella felicità.
Ho pensato che ci avessero raccontato delle balle sul paradiso; certo non era quello della foresta vergine con gli odori e il sapore delle origini. Il paradiso doveva essere fatto di ghiaccio, trasparente e scintillante, immerso nel candore dei suoi cristalli di neve. Eppure, sia in quello che in questo, il serpente doveva esserci davvero; lo dico perché all’inizio del quarto giorno è iniziato qualcosa che ha distrutto l’incantesimo.
Ha iniziato a fare caldo; non parlo del tepore di un raggio di sole, no, parlo di un caldo oserei dire africano, quello della famosa bolla di calore, per intenderci.
E, d’un tratto, niente telefono, niente radio, niente tv. Sul web il turbinio di assurde voci sulle tempeste solari, picchi energetici e stupidate varie (di cui io, voi lo sapete, non capisco proprio niente): sciocchezze galattiche.
È su questo che abbiamo cominciato a litigare, all’inizio quasi ridendo di noi e delle nostre paure.
Ma, dopo, la cosa si è fatta seria e l’afflato dei nostri giorni più belli si è frantumato.
Sapete  qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Una disputa, iniziata a letto nel bel mezzo di… sulle stelle alpine e le implicazioni ambientaliste.
Merda! Stretta nel mio lenzuolo ho guardato il culo di Ric scomparire dentro un paio di jeans: ha afferrato al volo le sue cose e senza il disturbo di un saluto se n’è andato sbattendo la porta.
Capite? M’ha lasciata sola a cuocermi nel brodo… in tutti i sensi. Brutto… idiota, idiota, idiota!
Cosa pensa, che gli correrò dietro? Se lo può scordare!
Invece, dopo un minuto, mezza nuda, sono corsa alla finestra appena in tempo per vedere la sua Panda gialla schizzare via come un proiettile.
Ma non ho visto solo quella: fuori pioveva.
Voi direte, e allora? Ecco, quella che vedevo non era la solita pioggia, quella era una valanga d’acqua che cadeva da un cielo color pervinca senza nemmeno una nuvola!
Sono rimasta a bocca aperta a contemplare la mia immagine riflessa sul vetro opaco.
Piove a catinelle ormai da tre giorni in un caldo infernale (e l’aria condizionata non funziona): sui monti la neve è scomparsa, è scesa tutta giù tra sassi, rami e rifiuti d’ogni genere. L’albergo è allagato, il liquido sporco e caldo sale di ora in ora.
Non riusciamo ad avere notizie di alcun genere: anche il web è quasi collassato, il terrore sta diventando palpabile.
Ieri sera, sfidando la pioggia insistente, sono andata ad affacciarmi alla balaustra della funivia.
In condizioni normali, di lassù, la visione della valle era qualcosa di inesprimibile, toccava l’anima.
Ora attraverso nubi di vapore, sempre più dense mi sembra di capire che al posto della valle ci sia un… lago. Un lago?
La luce va e viene, spero di potervi inviare questa e-mail… e se… Cristo! La luce se n’è andata! Il pc non ha le pile!
Oddio! Possibile che debba capitare tutto a me?
Ho potuto soltanto mettere la data alla mia lettera.
Sapete, oggi è il solstizio d’inverno: 21.12.2012.
Fosse in condizioni normali, sarebbe un bellissimo giorno. A proposito, tempo fa giravano delle voci su questo giorno: le solite sciocchezze dei soliti creduloni.
Uffa. Lungo il corridoio stanno gridando: “ Presto, presto… signora, esca…scappiamo…”.
Scappare, e dove?
Adesso bussano cosi forte che butteranno giù la porta: “arrivo, arrivo…”. Che diamine, non sarà il diluvio, no?

La paura della “fine” tocca periodicamente la coscienza collettiva degli uomini, che di fronte ai grandi eventi catastrofici – o potenzialmente tali – non possono non percepire un senso di impotenza.
Sandra Ludovici è bravissima nel raccontarci la catastrofe imminente partendo da qualcosa di “molto piccolo”: una semplice e-mail scritta da una ragazza incredula e perdipiù ancora immersa nei suoi problemi personali quotidiani. Abbiamo così due piani di lettura che “crescono” verso il finale tragico, quella fuga che l’incredula protagonista sa immediatamente disperata. Quello “Scappare, e dove?” racchiude l’essenza dell’impotenza.
Sandra Ludovici ci trasmette immagini efficacissime nel loro svolgersi: forse quella che maggiormente colpisce è lo sguardo che si sposta dalla Panda gialla dell’(ormai) ex che va via al muro d’acqua che cade da un cielo irriconoscibile.
La “fine” è questa, è questo: l’incapacità di far rientrare ciò che accade nei nostri comuni parametri di valutazione, di giudizio.  

Per contattare l’autrice: sludovici99@gmail.com

Della stessa autrice: Ardis


Ecco il concorso giusto per chi scrive racconti. Leggi in bando!

Per le tue poesie c’è Lunedì Poesia