Una
sala traboccante ammutolita.
Questa
l’immagine che meglio fotografa le emozioni trasmesse dalla
straordinaria Pia Lanciotti
nell’interpretare i monologhi sulla violenza sulle donne di Rosaria Zizzo.
Il
salone spettacoli del complesso di Santa Sofia a Salerno ha ospitato,
all’interno della rassegna “Natale a Salerno”,
un momento di riflessione su questo delicato tema che ormai sta
diventando una vera e propria emergenza nazionale: e lo ha fatto regalando agli
spettatori un’intensa e a tratti commovente interpretazione della poliedrica
Pia Lanciotti, che ha lasciato tutti, letteralmente, senza parole.
Dalla
strega che urla il proprio desiderio di libertà, alla donna che perde il lavoro
perché incinta, dalla violenza tra le mura domestiche alla sposa bambina, uno
struggente spaccato sulla condizione delle donne, ancora oggi costrette a subire violenze fisiche e
psicologiche, con un finale però lieto: la donna che prende finalmente coscienza di
sé e decide di liberarsi dalle catene, talvolta non solo immaginarie,
che una società prevalentemente maschilista le ha imposto.
Vivo
apprezzamento e profonda commozione hanno espresso nei propri interventi
conclusivi l’assessore al Turismo avv. Enzo Maraio e il vicesindaco di Salerno,
prof.ssa Eva Avossa sia per la toccante interpretazione dell’attrice sia per la
profondità dei contenuti del testo dell’autrice Rosaria Zizzo: hanno
sottolineato l’importanza di prestare sempre particolare attenzione a tali
tematiche così drammatiche sia pure all’interno di una rassegna gioiosa quali
Luci d’artista, soprattutto se a farlo sono due artiste salernitane quali Pia Lanciotti
e Rosaria Zizzo.
Quest’ultima,
nell’attesa che iniziasse lo spettacolo, ha intrattenuto il pubblico già
presente in sala spiegando le motivazioni che la hanno spinta a scrivere, raccontando
della nascita dei suoi libri e declamando alcuni suoi apprezzatissimi versi.
Uno
spettacolo contro la violenza sulle donne che ha tutte le carte in tavola, quindi,
per decollare su tutto il territorio nazionale.
Nessun commento:
Posta un commento