Non dimenticare il vecchio Buk
Non dimenticar il vecchio Buk
sdraiato sotto il portico
una bottiglia in mano
lattine di mondo ai suoi piedi
mentre il sole passeggia nel cielo
un uomo passa con occhi lo insulta
non sa che è lui lo zotico
e la sua vita insulsa
Piange il vecchio Buk
non guardarlo si offende
è un pianto di uomo
le rughe che solcano il suo volto
nessun cavallo lo consolerà
forse la follia di una donna
la noia di un amore che ci attende
dietro cartapeste esistenziali
Immagina il vecchio Buk
bar sudici e alcol nei suo versi
distillati
strade e testosterone in poesie
disperate
barcollanti sul seno di una mamma
lasciva
los angeles manicomio dalle porte
girevoli
folle corsa verso un sogno bruciato
di astri raggianti d’incubo dalla realtà
schiantati
mentre il tramonto brucia l’alba
Non dimenticar il vecchio Buk
sue parole come pistole
sparano tossiche realtà
contro cuori ovattatati
in un mondo di struzzi
ed occhi che non vedono
il sole.
R.I.P.
Charles Bukowski
Per contattare l’autore: barigazzi.enrico@virgilio.it
È stato un artista decisamente “estremo”
e controverso, Charles Bukowski, e come tale ha attirato simpatie e antipatie,
approvazioni e condanne. Con questo splendido omaggio dal sapore nostalgico, Enrico Barigazzi ci invita ad
avvicinarci alla profonda umanità di uno scrittore e poeta compreso solo in parte, anche da chi si
dichiara “fan”.
Ma forse questo è il destino di tutti
gli artisti che sanno guardare “oltre”; ecco perché è da apprezzare ancora di
più questo prezioso omaggio da parte di un altro artista, un’altra persona
capace di guardare “oltre”.
Enrico Barigazzi è voce limpida che sa toccare la
forza estrema di una scrittura scomoda e irritante, per chi preferisce
adagiarsi nel “quieto vivere”. Smascherare le ipocrisie del sogno americano,
che è il sogno di tutto l’Occidente, è doveroso per ogni artista che non
desidera “adagiarsi”.
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